Sportineria

Sportineria Sportineria SONO cambiate le ruspe o sono cambiati i bambini? Per pratica diretta, prima con i figli poi con i nipoti, le ruspe così come le gru, i trattori così come i martelli pneumatici, hanno durante lunghi anni sempre funzionato, integrando e spesso sostituendo il luna park costosissimo, il cinema troppo impegnativo per spostamenti e collocazione e contenimento dei pargoli. Lo spettacolo dei cantieri edili e dei lavori stradali aveva raggiunto vette altissime di interesse disciplinato dei bambini, come annichiliti, intanto che attirati, dalla possanza dei mezzi meccanici impegnati a «recitare» anche per loro, oltre che per il progresso generale e per qualche profitto particolare. Ma da un po' di mesi la ruspe scavano e gli spettatori sono pochi, pochissimi, e comunque di età alta. Le gru lavorano circondate da una calma quasi minerale. I trattori immobili sembrano alla vista stracchi, senza avere niente da trascinare, i martelli pneumatici paiono mortificati dal dilagare, ormai anche dalle radio di auto con i finestrini aperti, della produzione musical-tekno, che schiaccia teoricamente e talora anche praticamente ogni loro rumore. Da tempo non ci accade di notare un'agglomerazione umana importante e curiosa dove ci sono lavori in corso. Cambiati i bambini o cambiate le ruspe? Queste ultime appaiono per la verità meno mostruose, meno aggressive, forse perché ormai ridicolizzate, come impatto visivo, dai mostri meccanici e anche umani che la televisione ci fa vedere ogni giorno di più. La grande mandibola della ruspa è in fondo una piccola mandibola di dinosauro, o se vogliamo un rictus dilatato dell'ultimo pippobaudoide. E poi sono troppe, Torino è invasa dalle ruspe, e ci si meraviglia più di una lunga strada senza ruspe che di una strada breve con dieci di esse. L'occasione del grande scavo per il sottopasso di Porta Palazzo non è colta da genitori che temono la zona troppe volte definita violenta. I bambini, tremendi camaleonti, si adattano facilmente a fare a meno delle ruspe, divenute arredo urbano costante, senza il richiamo della rarità. Forse tra poco per divertirli li dovremo portare a vedere le nigeriane. Perché si appassionino a censire la grande quantità di auto degli ultimi modelli che passano su quelle strade, con alla guida inaerò e clienti. Cosa vi era frullato in mente?

Luoghi citati: Torino