Per battere bulimia e anoressia

Per battere bulimia e anoressia REALTA' VIRTUALE Per battere bulimia e anoressia GUARDANDO le sfilate di moda in televisione, a molte donne sarà capitato di sentirsi i fianchi un po' larghi. Sensazione confermata da un recente studio americano. 76 studentesse sono state sottoposte alla visione di alcuni spot che mostrano il modello socialmente accettato del corpo femminile: longilineo, con fianchi stretti e seno piccolo (come nella pubblicità Dietorelle 0 Mercedes Al. In una prima fase, hanno rilevalo gli psicologi americani, le spettatrici si sono identificate nei soggetti del messaggio pubblici!ario. percependo così un corpo diverso da quello reale. Poi. lontane dalla tivù, si sono rese conto che la loro corporatura non è quella proposta, e hanno cosi perso stima di se. E quando una persona non e più soddisfatta del proprio corpo (o, meglio, dell'immagine che ha del proprio corpo) intraprende una serie di comportamenti per modificarlo, come le diete e l'esercizio fisico. Quando i risultati non rispondono alle aspettative, sì abbassa ancora il livello di autostima e aumenta la trust razione: cause che, secondo gli studiosi, possono portare ,i numerosi disturbi alimentari Bulimia e anoressia nascono spesso da una percezione distort a del proprio corpo. Come Moscarda, il protagonista del pirandelliano «Uno. nessuno e centomila» che scopre di avere il naso storto, sarà capitato a molti di guardarsi allo specchio e di sentirsi sovrappeso, anche se la bilancia non lo conferma. Per curare questi disturbi della percezione. l'Istituto Auxologico di Milano ha messo a punto un trattamento che sfrutta le tecniche di reali a virtuale. Grazie a guanti con speciali sensori e a caschi in grado di fornire immagini tridimensionali in movimento, il sistema di realtà virtuale consente di entrare in mondi estremamente realistici, siano questi videogame oppure piogeni archilei tonici. Con il sistema di realtà virtuale Vebiiii (Virtual Environment for Body (maga Modi fication), il paziente viene invece immerso in un percorso che lo aiuta a far coincidere l'immagine soggettiva del proprio corpo con quella oggettiva. Con casco e guanti, entra in un mondo dove varca porte cosi strette che non lo lascerebbero passare se il suo corpo fosse come lo immagina Oppure sale su una bilancia, verificando come il cibo modifica davvero il proprio peso. Grazie a questi confronti, anoressici e obesi iniziano a collaborare alle terapie nutrizionali e a seguire diete appropriati! Molte volte capita che il paziente, anche diminuendo di peso, non se ne renda conto. La percezione corretta del proprio corpo attraverso la realtà virtuale può distoglierlo da una dieta sempre più rigida che potrebbe portarlo anche all'anoressia Finanziato dall'Unione Europea nell'ambito di Vrèpar (Virtual Reality Environments for Psycho-Neuro-Physiologi ■ cai Assessment and Rehabilitationl. il progetto e cominciato due anni fa all'Istituto «San Giuseppe» di Piancavallo, in provincia di Verbania, sotto la direzione di Giuseppe Riva dell'Università di Cagliari, uno dei maggiori esperti italiani di realta virtuale. Gli ambienti artificiali dì Vebini sono stati finora testati su un centinaio di volontari e su 25 obesi, bulimici e anoressici, con risultati incoraggianti. Entro il maggio prossimo la sperimentazione coinvolgerà altri ottanta pazienti, con l'intervento di più specialisti: un medico endocrinologo, un nutrizionista, uno psichiatra e uno psicologo clinico. Il sistema di realtà virtuale può funzionare su un ormai comune computer Pentium II a 400 MHz con 128 Mb di Hani: un'apparecchiatura a basso costo che potrebbe essere diffusa anche tra medici e ospedali. E, chissà, in un futuro prossimo, anche in casa. Per riacquistare la giusta percezione del proprio corpo dopo il bombardamento degli spot televisivi. Giovanni Valerio

Persone citate: Giovanni Valerio, Giuseppe Riva, Hani, Moscarda

Luoghi citati: Milano, Piancavallo, Vebini, Verbania