La commedia dell'oggi di M. S.

La commedia dell'oggi GIORGIO MELCHIORI La commedia dell'oggi SHAKESPEARE, come diceva Ben Jonson nei versi posti ad epigrafe del volume che nel 1623 raccolse per la prima vola l'opera del grande drammaturgo, è un autore che ha scritto per tutti i tempi. Eppure ho l'impressione che i suoi drammi e le sue commedie si adattino in particolar modo a questi nostri anni, che siano tagliati su misura per cinema e televisione ». Per Giorgio Melchiori, uno dei maggiori studiosi shakespeariani, le ragioni del successo del film «Shakespeare in love» sono nell'intuizione di mettere in primo piano la figura di Shakespeare, uomo di teatro. «Il film ci restituisce le immagini di Shakespeare non poeta né cantore di glorie nazionali ma di eccezionale scrittore di testi per il palcoscenico. Testi che avevano un caiattere effimero, che dipendevano morto dall'interpretazione, destinati a cambiare sera per sera. Questa componente effimera oggi ci affascina. Degli scritti di Shakespeare non potrà mai esistere infatti un'edizione definitiva: erano qualcosa di mutevole, di volatile. Il teatro elisabettiano poi era un prodotto collettivo: oggi l'equivalente spettacolare lo ritroviamo nel cinema e nel piccolo schermo». Ci sono analogie tra la nostra epoca e gli anni di Shakespeare? «Certo e sono molto numerosa. Per esempio il periodo a cavallo tra la fine del '500 e l'inizio del '600 in Inghilterra fu caratterizzato da una enorme trasformazione sociale ed economica, da scoperte scientifiche e da una profonda crisi religiosa. Un po' come avviene in questo fine secolo". [m. s.]

Persone citate: Ben Jonson, Giorgio Melchiori, Shakespeare

Luoghi citati: Inghilterra