Menent, operazione fiducia
Menent, operazione fiducia «Non avremo una crisi grave come il Brasile». Il Presidente a Venezia incontra il vertice Fiat Menent, operazione fiducia Dall'Italia investimenti in Argentina ROMA. «I dati chi; stiamo elaborando ci dicono che la crisi brasiliana sull'economia argentina avrà un impatto non così grave come avevamo pensato in un primo momento. Una delle industrie più colpite è quella automobilistica dove l'Italia ha fatto grandi investimenti. Ma possiamo affermare che ci sono già una serie di provvedimenti per risolvere i problemi». Questo aveva detto agli imprenditori di Confindustria il presidente argentino Carlos Menem, ed è per fare il punto su questa evenienza che ieri, appena giunto a Venezia, ha incontrato i vertici della Fiat all'Hotel Gritti. All'incontro hanno partecipato il presidente onorario della Fiat Giovanni Agnelli, il presidente Paolo Fresco e l'amministratore delegato Paolo Cantarella. Al mattino Menem aveva avuto un ulteriore incontro con imprenditori italiani all'Hotel Excelsior di Roma, incassando subito l'impegno di una ventina di aziende, tra cui l'Enel, E cosi e proseguita la maratona per «riposizionare» il suo Paese agli occhi degli investitori internazionali e italiani in particolare. «L'Argentina - ha detto il presidente dell'Enel Chicco 'l'osta uscendo dal colloquio con Menem - è tra le priorità per gli investimenti all'estero di Enel. Stiamo valutando alcuni progetti che riguardano soprattutto impianti di produzione». Anche il presidente di Mediocredito Centrale, Gianfranco Imperatori, ha confermato che il suo istituto «ha preso la decisione di essere molto attento alla stabilità economica o finanziaria dell'Argentina e stiamo concretizzando alcuni investimenti». Il messaggio di questa seconda giornata di visita resta sempre quello di un'Argentina nuova, stabile e affidabile. Como peraltro il presidente Menem aveva già ribadito l'altro ieri parlando in Confindustria. L'Argentina è «un'enclave italiana - ha ricordato Menem -. Su una popolazione di circa 'iti milioni di abitanti, 15 milioni sono italiani. E questo ci obbliga a raddoppiare gli sforzi per un migliore avvicinamento tra questi due Paesi, tra questi due popoli che sono fratelli - ha spiegato -. L'Argentina è un Paese che in questo momento ha una stabilità invidiabile. E' un Paese affidabile, che negli ultimi anni ò cresciu- to in modo sostenuto». Quanto alla recente crisi economica brasiliana e dei suoi riflessi sulle economie dei Paesi dell'America Latina, Menem ha detto che si tratta di una «situazione che è prodotto della globalizzazione». «Nonostante le crisi - ha commentato Menem - abbiamo mantenuto la stabilità. La parità di cambio è intatta: un peso-un dollaro. E non abbia¬ mo intenzione di muoverci da qui per dare una maggiore credibilità agli investitori». Il presidente argentino, accompagnato dalla sua bellissima figlia Zulemita, è stato a colazione da Scalfaro, dopo di che ha incontrato il segretario del popolari, Marini. La giornata si è conclusa a Venezia con un ricevimento offerto dal presidente della Regione Galan. [r. r.J I capo dello Stato argentino Menem con il presidente Scalfaro
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