«Basta bombe, e coinvolgete l'Onu»

«Basta bombe, e coinvolgete l'Onu» La Santa Sede ha convocato ieri tutti gli ambasciatori dei Paesi interessati al conflitto «Basta bombe, e coinvolgete l'Onu» La strategia del Vaticano: subito aiuti ai profughi CITTA' DEL VATICANO. Fermare immediatamente i bombardamenti e la repressione sorba; lanciare un piano intemazionale eli aiuto ai profughi; coinvolgere Onu o Osco nella crisi: (jticstf> il messaggio consegnato solennemente agli ambasciatori dai paesi interessati al conflitto dai vertici della Santa Sede. Il Papa non ha divisioni, ma sta conducendo uno sforzo diplomatico ila grande potenza Ieri il '(pressili);» vaticano ha conosciuto l'orse il suo momento più intensi), m coincidenza c in oggettivo appoggio dell'ini/.i" ili mediazione condotto dal premier russo Primakov. La Santa Sede ha convocato per il pomeriggio tutti gli ambasciatori dei paesi coinvolti nel conflitto, e quelli presenti nel Consiglio di sicurezza dolio Nazioni Unite, menile a New York il rappresentante vaticano presso l'Onu, inons. Re nato Martino, compiva un'opera [Dialoga, con consultazioni a '<(>() gradi. «Possiamo dire ha dichiaralo nions Martino che come Santa Sede siamo impennali in un tentativo di riportare le parti in conflitto al dialogo Ma non parlerei di mediazione vera e propria. Tei una mediazione orione che ci siano due parti disponibili a trati.ii<■ gnu una terza parli;, in mozzo, che facilita i contatti. Noi volentieri possiamo metterci in mozzo, ma le altre due parti, al momento, non sembrano intenzionati! a parlarsi». Un bersaglio speciale di questa pressione diplomatica e la JugO slavia II Segretario di Stalo, cardinale Angelo Sodano, e il «ministro dogli Estori» ilei Papa, mons. Jean Louis Tannili, hanno avuto un lungo incontro con l'ambasciatore jugoslavo presso la Sonta Sede, Dojcilo Maslovaric. Nel colloquio limato circa un'ora si sarebbero discusse le eventuali ipotesi per il rilancio del negoziato ili pace nei Balcani, «La Santa Sede hi buone idee e sta facendo un buon lavo ro», ha iletlo il diplomatico chi; ha mostrato qualche perplessità sullo vocirril un possibile viaggio lampo del Papa a Belgrado in coincidenza con la visita in Romania a maggio. «Sarebbe bollissimo - ha detto ma adesso, putroppo, temo che sia molto difficile. Per Giovanni Paolo II vi è comunque, da tre anni, un invito aperto da parte di Milosevic. La Santa Sede ci ha fatto però sapere che occorreva anche un «beneplacito» alla visito del pontefice da porte del patriarca ortodosso Pavia». Intanto il nunzio a Belgrado, mons. Santos Abril y CasteIo era impegnato in una serie di incontri al Ministero degli Esteri jugoslavo e in altre ambasciate rimaste aperte nella capitale ser¬ ba. «Lo parti restano ancoro molto distanti, od è difficile far ripartire una trattativa», hanno commontato fonti dello nunziatura. Nel pomeriggio lo «Solo del Bologna» in Vaticano ha visto invoco gli ambasciatori dei paesi Nato e del Consiglio di Sicurezza doll'Onu (Cina esclusa: è l'unico paese membro a non avere rapporti con lo Santa Sede) con il Segretario di Stato mons. Tauran. La riunione è durata poco meno di due ore e le notizie filtrate dalla salo piuttosto scorno. In realtà i vertici della diplomazia vaticano avrebbero approfittato dell'occasione per riaffermare in maniera ufficiale e solenne i punti fenni dell'azione svolta fino ad oro, o gli obiettivi do raggiungere. Hanno espresso apprezzamento per gli sforzi portati ovanti nei mesi scorsi dallo comunità internazionale per mettere fine alla drammatica situazione nel Kosovo; hanno riaffermato con vigore la necessità che cessino le operazioni militari, affinchè lo violenza non abbia l'ultima poroIo; e hanno sottolineato quanto sio allesso, dopo sotte giorni di bombardamenti e di repressione serbe sulla popolazione di etnia albanese, un piano massiccio e urgente con l'invio di aiuti umanitari por 10 persone rifugiati! e sfollate nei paesi vicini. Infine hanno ribadito quanto già dall'inizio della guerra 11 Vaticano afferma; e cioè che nolla crisi è assolutamente necessario il coinvolgimento delle Nazioni Unite e dell'Organizzazione per la Sicurezza e la Coopcrazione in Europa, quali enti giuridicamente validi a gestire questo genere di problemi. Questi i punti essenziali della posizione della Santa Sede riaffermati nel vertice di ieri pomeriggio, e oggettivamente tendenti a favorire la missione del primo ministro russo, commentato con favore da 11'Osservatore Romano. «La Russia tenta una mediazione» titola in prima pagina il quotidiano, 0 rileva comi! quella russa sia «lo prima delegazione di alto livello a giungere a Belgrado da quando, una settimana io, sono cominciati 1 bombardamenti della noto». L'Osservatore sottolineo poi come Primakov abbia ricevuto «ampi poteri» dal presidente Eltsin e come conosca perfettamente «la situazione, comprese le sfumature emerse nell'ultima fase». Marco Tosarti Viaggio-lampo del Pontefice a Belgrado? «Da 3 anni c'è un invito di Milosevic» Sodano appoggiava la missione del primo ministro russo Primakov Accanto Kofi Annan In alto il cardinale Sodano