Un no anche da Schroeder di Andrea Di Robilant
Un no anche da Schroeder Un no anche da Schroeder Un no anche da Schroeder WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Per la prima volta da quando sono iniziati i raid aerei della Nato il Presidente Clinton fa balenare l'ipotesi di un Kosovo indipendente, mutando in maniera sostanziale i contorni dell'intervento dell'Alleanza atlantica contro la Serbia di Slobodan Milosevic. In un breve intervento che ha di fatto chiuso ogni spiraglio diplomatico, Clinton ha dichiarato: «Oggi Milosevic deve far fronte ai costi crescenti della sua aggressione. E per un periodo prolungato noi faremo in modo che la sua forza militare venga seriamente ridotta, che le sue infrastrutturechiave siano distrutte e che il sostegno internazionale alle pretese della Serbia sul Kosovo siano messe in dubbio sempre di più». Finora gli Stati Uniti avevano sempre appoggiato l'idea di un Kosovo autonomo all'interno della Jugoslavia - uno status garantito anche dagli Accordi di Rambouillet. Ma la campagna di puhzia etnica ìa'nciata da Milosevic in questi giorni contro i kosovari ha evidentemente spinto l'Amministrazione a modificare la sua posizione, con conseguenze ancora imprevedibili sul terreno. Il leader kosovaro dell'Uck Hashim 'Iliaci ha subito preso la palla al balzo, dichiarando: «Respingiamo' ogni compromesso con Milosevic, il quale deve capire una volta per tutte che il Kosovo non può più rimanere in seno alla Jugoslavia». La chiusura di Clinton ad ogni ipotesi di una cessazione dell'offensiva Nato è venuta alla fine di una giornata dominata dal tentativo diplomatico messo in atto dai russi. Dopo sei ore di colloqui con Milosevic a Belgrado, il premier russo Evghenji Primakov si è recato a Bonn per consultazioni con il cancellieri! Gerhard Schroeder. Primakov ha illustrato le condizioni poste da Milose Il presidente Clinvie per un suo graduale ritiro dal Durisspreside«Atropianida lungo ton Kosovo, prima fra tutte quella di una cessazione dei bombardamenti della Nato. Poco dopo il cancelliere tedesco era al telefono con il Presidente Clinton mentre il ministro degli Esteri tedesco Joshka Fischer parlava con il segretario di Stato Madeleine Albright. «Le proposte che mi ha illustrato d premier russo Primakov non possono costituire la base di un accordo politico», ha dichiarato Schroeder uscendo per parlare con i giornalisti. «Il primo segnale credibile deve essere il completo ritiro militare e paramilitare dal Kosovo». Solo hi quel modo, ha insistito il cancelliere, Milosevic può sperare di mettere fine ai bombardamenti della Nato e di riprendere il negoziato politico. Poco dopo la Casa Bianca ha rilasciato un comunicato ancora più duro e inequivocabile del Presidente Clinton: «La proposta del Presidente Milosevic è inaccettabile. E' lui ad aver cominciato questa brutale campagna e a lui solo tocca la responsabilità di . fermarla e di accettare una pace giusta». In assenza di un chiaro impegno di Milosevic a desistere dalla sua offensiva in Kosovo, «il consenso in seno all'Alleanza sull'importanza di proseguire l'azione militare rimane forte». Poco prima Clinton aveva dichiarato: «Siamo uniti nel nostro sdegno per le atrocità perpetrate da Milosevic contro persone innocenti. E' chiaro che stava pianificando una nuova campagna di espulsioni e di esecuzioni in Kosovo» quando erano in svolgimento i colloqui di pace a Rambouillet. A Bonn Primakov ha ritardato di qualche ora la sua partenza per Mosca. 11 cancelliere Schroeder ha detto che non prevedeva altre consultazioni del premier russo con l'Alleanza, ma secondo fonti diplomatiche ulteriori tentativi da parte di Primakov non erano da escludere. Andrea di Robilant simo il nte Usa ocità ficate o tempo» Durissimo il presidente Usa «Atrocità pianificate da lungo tempo» Il presidente Clinton
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