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Allarme per i tour esotici Allarme per i tour esotici Ipericoli del turismo sessuale «L'Aids colpisce molti cinquantenni» TRAPANI. «11 turismo sessuale nell'Est asiatico e in Brasile ha fatto innalzare, negli ultimi mesi, in maniera preoccupante, le infezioni del virus Hiv (Aids) negli uomini italiani di età superiore ai cinquanta anni: il 10% degli infetti, oggi, è in età avanzata». Lo ha affermato al Centro Ettore Maiorana di Erice il professor Mauro Moroni, infettivologo dell'Università di Milano, uno dei massimi esperti internazionali in materia di Aids, oli fenomeno - dire Moroni - e in espansione crescente anche perche, sempre di più, in Italia operano prostitute non professionali provenienti dall'Est europeo: donne che gene miniente, dietro lauto compenso, sono disponibili ad avere con i clienti rapporti sessuali non protetti». Secondo lo scienziato un rapporto sessuale con una prostituta senza l'uso del profilattico, specialmente se si tratta ili rap- porto anale, e «ad altissimo rischio. In Italia si è registrato dall'anno scorso un pericoloso abbassamento della guardia: la falsa lettura dei risultati terapeutici, associata alla sempre minore attenzione della stampa nei confronti dell'Aids, sta provocando una pericolosa impennata del contagio. Bisogna riaccendere subito i riflettori: g,; organi di informazione hanno il dovere morale di mettere la popolazione in guardia». Nell'ultracinquantenne c'è un pericolo in più: la diagnosi precoce e pressoché assenti; per una lunga serie di ragioni. «La colpa è anche dei medici di base - dice Moroni - che spesso sottovalutano la possibilità che un paziente adulto possa aver contratto l'infezione». Gli studi clinici degli ultimi mesi hanno portato a scoperte di carattere sociologico: la maggior parte degli ultracinquantenni italiani infettali e sposata con figli ed esercita una libera professione. «Gente economicamente senza problemi, colla, disposta a pagare centinaia di migliaia di lire per un rapporto non protetto - spiega Moroni -, uomini che frequentano prostitute da anni che ora si trovano ad alto rischio senza rendersene conto». 11. a,]