Respinti alla frontiera

Respinti alla frontiera Respinti alla frontiera Quattro inviati italiani Preoccupazione per Russo ROMA. Frontiere invalicabili attualmente in Jugoslavia per i giornalisti. J.a polizia serba ha respinto ieri, dopo una lunga attesa e senza spiegazioni, quattro giornalisti italiani che intendevano raggiungere Belgrado. I quattro, inviati della Rai, «Corriere della Sera», Ansa ed Italia 1 sono stati bloccati al valico di frontiera di Kelebija, al confine con l'Ungheria. Uguale sorte ò toccata ad una troupe della Bbc e ad altri giornalisti stranieri. Prima del no ci sono stati ripetuti contatti tra i responsabili della frontiera di Kelebija e quelli di Belgrado, con indicazioni a volte contraddittorie. Neppure l'intervento delle ambasciate è valso a sbloccare la situazione. Intanto continua la preoccupazione per Antonio Russo, l'inviato di Radio Radicale ancora a Pristina, nonostante l'allontanamento di tutti gli altri colleghi appartenenti a paesi della Nato: «Oggi mi ha preoccupato più del solito - dice il direttore Massimo Bordin - e naturalmente gli ho raccomandato di stare ancora più attento. L'ho sentito circa tre ore fa. Russo, un free-lance nostro collaboratore, con grandissima esperienza in zone ad alto rischio, è certamente persona attenta ed equilibrata, ma oggi l'ho sentito preoccupato». Russo, che alloggia in una casa e che si trova a Pristina da un paio di mesi,.«ha voluto rimanere comunque, assicurandomi - dice Bordin - di poter tenere la situazione sotto controllo. Ciò che mi preoccupa - aggiunge - è che lui è un uomo molto coraggioso. Voglio sperare che le rappresentanze diplomatiche trovino il modo per garantirlo». [r. i.)

Persone citate: Antonio Russo, Bordin, Massimo Bordin

Luoghi citati: Belgrado, Italia, Jugoslavia, Roma, Ungheria