Il Vaticano

Il Vaticano Il Vaticano «Un tenue filo di speranza» ROMA. Si sa che hanno parlato di pace in Kosovo. Che l'incontro ha avuto un carattere privato ed è avvenuto «d'intesa» tra Scalfaro e D'Alema. Ma cosa si siano detti esattamente il Papa e il Presidente deba Repubbbca, nella colazione di ieri in Vaticano, lo sanno solo i due protagonisti e il terzo commensale, U cardinale Angelo Sodano, segretario di Stato della Santa sede. Nulla, infatti, è trapelato per vie ufficiah. La notizia del lungo coboquio (si è protratto fino alle 15,30) l'ha data ieri sera il Quirinale, ni im laconico comunicato stampa, e le fonti interessate non hanno voluto aggiungere altro. A quanto pare, tuttavia, l'invito sarebbe venuto da Giovanni Paolo II. Il Papa avrebbe fatto sapere, tramite la segreteria di Stato, che gb era gradito un incontro con il nostro Capo di Stato. E Scalfaro, per non dare l'impressione errata di una propria offensiva diplomatica, magari in concorrenza con quelle del governo, ha ritenuto doveroso informarne in anticipo il presidente del Consigbo con il quale la convergenza - assicurano fonti di Palazzo Chigi - «è in questi giorni totale». Da quel poco che si sa, il Papa e Scabaro non sono entrati nei dettagb delle varie iniziative in corso. E dunque è da escludere che si sia discusso, per esempio, della visita che una delegazione russa, guidata dab'ex premier Gaidar, farà domani in Vaticano. Più probabile che si siano passati in rassegna i numerosi punti «oggettivi» di contatto tra la posizione italiana e quella della Santa Sede. In particolare, il desiderio di risoluzione pacifica del conflitto che anmia entrambe le parti. Non più tardi di ieri mattina, Karol Wojtyla è tornato a far sentire la sua voce, ripetendo con forza l'appello affinché «tacciano le armi» e riprenda il filo del dialogo, senza sentbnenti di vendetta. Concetti su cui si è fermato anche YOsseivatore Romano. Secondo l'organo vaticano, «è la storia a condannare» l'insensibilità dei potenti davanti alle accorate invocazioni del Pontefice. Ma soprattutto, secondo U giornale deba Santa Sede esiste un «tenue filo di speranza» che l'appebo possa comunque essere accolto, dopo sei giorni di bombardamenti. Steba polare di queste speranze è l'Onu, cui ha fatto riferimento in un'intervista anche il cardinale Sodano. Più complessa la posizione di parte italiana, che deve contemperare il desiderio di pace con i doveri imposti dall'appartenenza alla Nato. E' immagmabUe che Scabaro abbia voluto testbnoniare al Pontefice come questi doveri militari non impediscano al nostro Paese di compiere ogni sforzo nella direzione del negoziato e delle armi pacifiche della diplomazia. |r. r.]

Persone citate: Angelo Sodano, D'alema, Gaidar, Giovanni Paolo Ii, Karol Wojtyla, Scalfaro

Luoghi citati: Kosovo, Roma