Ancelotti: aprile di fuoco di Angelo Caroli

Ancelotti: aprile di fuoco Ancelotti: aprile di fuoco «Ma laJuve risponde nelle ore decisive» TORINO. Aprile, mese dei grandi eventi. La corsa che può decidere la stagione juventina passa attraverso sei tappe: Empoli e Lazio fuori casa, Bologna e Fiorentina al Delle Alpi. In parallelo, l'Europa offre un doppio Manchester United, trappola dalle cento insidie. Tecnica e solidità comprese. Ancelotti, quali gli obiettivi? «Un quarto posto in campionato e la finale di Champions League. Mi sembrano bersagli ragionevoli per una società con ambizioni». Aprile non le vione incontro con ramoscelli di ulivo. «Lo so, ci regalerà fuoco. Ma in questo periodo il campionato ha sempre una faccia lince, una fase delicata per tutti. A parte l'Empoli, che è nelle retrovie, affronteremo un Bologna forte e due squadre in lizza per lo scudetto». Giocherete con la Lazio prima del ritorno con gli inglesi. «E la squadra di Eriksson, impegnata in Coppa un giorno dopo di i à dti noi, avrà davanti più tempo per recuperare le energie». Inoltre ha una rosa straordinariamente florida. «Sì, comunque più di undici non tà tili potrà utilizzarne, anche se con noi schiererà la migliore formazione». Due passi in Europa: lei non voleva il Bayern ed ò stato accontentato. «Il Bayem poggia su strutture solidissime, ha in tasca il campionato e si dedicherà con furore alla Cbampion's League». E il Manchester? «Si esprime alla grande là davanti, con Yorke e Cole. Poi ha due ottimi centrocampisti estemi come Beckham e Giggs, che danno aria al gioco. Infine Scholes, che sabato ha segnato tre gol alla Polonia. E' un complesso che dà però grossa sensazione di potenza soprattutto all'Old Trafford». Avete il vantaggio del ritorno a Torino. «Sì, ce lo toglierebbe solo un risultato clamoroso in Inghilterrao». Lei si trova di fronte più difficoltà oggettive o soggettive? «Con tutto U rispetto perla Fiorentina di Batistuta e la Lazio che non perde colpi, penso ai nostri proble- mi, problemi eli salute L'infermeria dovrebbe svuotarsi presto. La Juve è una squadra che al momento delle necessità risponde "presente" all'appello». Lei parla di un quarto posto in campionato. Perché? «Perchè essendo fuori della nostra portata un obiettivo pivi eclatante, questo diventa un bersaglio importante. Avremo un altro ostacolo duro da affrontare, il Milan». Lei ha dato un tocco di serenità alla squadra. «Mi sono limitato a resitutuire convinzione e fiducia. 1 risultati aiutano ad acquistare l'una e l'altra. E il cerchio si chiude». Juve: 31 gol fatti e 26 subiti. Qualcosa non quadra. «La difesa è a posto, all'attacco mancano i gol di Del Piero e quelli di Inzaghi quando era ko. Dicevano che avrei trovato un complesso con grossi problemi, io non ne ho visti. L'obiettivo era di rimetterci in carreggiata e superare 10'.ympiakos Ttt ympiakos, Tutto ok, dunque». Inzaghi, un fucile sempre puntato anche in azzurro. «E' la sua prerogativa, ha infinite risorse offensive. Dopo sei giornate fuori per infortunio, era tornato segnando 3 gol su 3 match. Che cosa doveva fare di più per aiutare la squadra? E i compagni gli sono grati». Zidane, ultimamente, è abbastanza criticato. «E' Pallone d'Oro, perciò da lui critica e tifosi si aspettano moltissimo. Spero di averlo a Manchester. E' uno dei pochi fantasisti che sa fare l'attaccante e il centrocampista. Come gioco è presente, gli manca qualche gol». Talvolta il centrocampo soffre. I greci, già all'andata, vi hanno messo un po' in difficoltà sulla vostra corsia destra. «Quando si schierano due punte più Zidane, le fasce sono meno coperte. Dovremo portare almeno un terzino più avanti». In sintesi, cosa chiede oggi? «Ripeto, recuperare Peruzzi, Zidane e Monterò». Angelo Caroli Carlo Ancelotti allena la Juve dal febbraio scorso: «Mi sono limitato a restituire convinzione e fiducia. Se recupero Peruzzi, Monterò e Zidane la squadra sarà ancora più competitiva» «Devo recuperare Peruzzi, Monterò e Zidane, e sarò più tranquillo»