LA TERZA VIA FRA SACCHI E MALDINI

LA TERZA VIA FRA SACCHI E MALDINI LA TERZA VIA FRA SACCHI E MALDINI SI può bacchettare una Nazionale che regola la Danimarca a Copenaghen e s'infila l'Europa in tasca, tre partite tre vittorie? Si deve. L'essenza del calcio è l'equilibrio. L'assenza dell'equilibrio è stato, sabato, il calcio dell'Italia. Ci siamo lasciati azzannare dai danesi. Ne abbiamo patito e agevolato, sin troppo, l'arroganza fisica. Non ci sono alibi, quando si passa in vantaggio dopo trentasei secondi (Inzaghi). Né ce ne possono essere, quando si dispone di un parco-attaccanti come quello che, da anni, irrora ed esalta il nostro movimento. In assenza di Vieri e Del Piero, potevamo contare su Inzaghi e Chiesa, Totti, Roberto Baggio e Delvecchio. Non ci sembra poco. Paradossalmente, quel sottile e cruciale equilibrio che i danesi avevano tranciato, Dino Zoff lo avrebbe dovuto riattivare attingendo con minor spilorceria al suo minutissimo arsenale. Come faceva ai tempi della Juventus, con Casiraghi, Schillaci, Rui Barros e Zavarov. Questione di personalità, ma anche di atteggiamento, di scelte. A qualificazione in pugno, ogni indugio diventa una perdita di tempo. Dimostri, il et., di essere flessibile come è sempre stato. Lasci ad altri l'immutabilità del 4-4-2. Già con la Bielorussia, mercoledì ad Ancona, apra le finestre e cambi l'aria. Il rispetto degli avversari, legittimo e condivisibile, non può e non deve portarlo fuori strada. Difesa e attacco sono i nostri fiori all'occhiello. Rimane da alimentare la creatività del centro-campo, sacrificata, per convenzione universale, sull altare del pressing e dell'agonismo più bieco. Albertini e Di Biagio hanno U lancio, non la scintilla. Antonio Conte è freccia, non arco. Sabato sera, ci ha pensato Totti, con una magia. Gli interruttori non mancano: basta arretrare un fantasista. Rischio per rischio, ne vale là pena. L'anima ce la mettono gli interpreti, non i moduli, che sono gusci vuoti. La scuola italianista non risulta sorpassata, e tanto meno frenante. L'importante è non abbandonarsi àgli eccessi di legittima difesa. Zoff ha le qualità e gli argomenti per uscirne in bellezza. Per adesso, siamo decisamente più vicini al pragmatismo cesaroniano che non all'estetismo fusignanista. Ci dovrà pur essere una terza via. Irò. be.l

Luoghi citati: Ancona, Bielorussia, Copenaghen, Danimarca, Europa, Italia