Viaggio nei mestieri d'Italia con tassisti e aspiranti scrittori

Viaggio nei mestieri d'Italia con tassisti e aspiranti scrittori Viaggio nei mestieri d'Italia con tassisti e aspiranti scrittori ALL'ALBA del nuovo millennio, quando in tutte le radio si parla a braccia e si improvvisa, c'è ancora qualcuno che si scrive tutto il copione e poi se lo recita. Ascoltare per credere: ogni sabato, su Radio2Rai, dalle 20 alle 21, va in onda «Che lavoro fai?», sottotitolo «Viaggio semiserio nell'Italia dei mille mestieri». Uno dice: ma come, un programma di servizio sul lavoro che va in onda il sabato sera, quando anche i disoccupati escono e si svariano un po'? Niente paura: non si tratta di servizio e il lavoro del titolo è solo un filo conduttore per tre sketch, tre interviste e le divagazioni degli autori che sono Aldo Tirone, Cornelia Grindato, Pino Nugnes. Mentre il viaggio in Italia promesso dal sottotitolo è solo un giretto per Roma. S'inizia con il mestiere dello scrittore; ci sono gli scrittori che improvvisano e i metodici, come «Bufalino che scrive tutte le mattine dalle 9 alle 11 ». Mi auguro che Gesualdo Bufalino continui a scrivere anche nei Campi Elisi, dopo l'incidente che l'ha sottratto ad amici ed estimatori. Dubito solo che continui a guardare l'orologio. Domanda: sono utili le scuole di I scrittura? Risposta: sì, perché biI sogna imparare a strutturare una storia, a scrivere dialoghi. Bene, qualcuno pensa che fare lo scrittore sia un mestiere serio, almeno come il cuoco o l'idraulico anche se questi ultimi sono socialmente più utili. Stima e considerazione subito smentite dal primo sketch, recitato dagli stessi autori che cambiano nome per farci comprendere che siamo in area fiction. Su una spiaggia deserta una coppia che amoreggia avvista un tale che scrive su un taccuino il loro dialogo e che perciò non può essere che uno scrittore. Si tratta infatti di Biagio Biagioni, uno scrittore famoso che ha costruito i suoi bestseller andando in giro a rubare i dialoghi alla gente. Si ritorna al registro argomentativo, nominando tre scuole di scrittura, fra le più conosciute, ma senza preoccuparsi di dare il loro recapito. Segue una bella intervista a Lidia Ravera che sostiene, sull'onda del suo ultimo libro, che l'esercizio della scrittura aiuta chi la pratica a restare adolescente, cioè massimalista e impreciso. Si cambia argomento e si parla di matrimonio, partendo da una di quelle domande su cui fa sempre piacere meditare: esiste l'amore eterno? E vai con il secondo sketch. Sabina sposa Davide che fa lo stilista di abiti da sposa ma non ha disegnato l'abito della sua futura perché porta male vederlo prima del sì. Sabina si fa aiutare dal fratello Matteo: «Oggi hai proprio voglia di scherzare. Smettila se non vuoi essere disconosciuto come fratello!» è un esempio di battuta esilarante. Dopo una canzone di Al Bano e Romina che è quanto di meglio offra il mercato in tema di matrimoni felici, si passa all'intervista a Miriam Pieralisi, stilista di abiti da sposa, che cura di persona, anche quando si tratta di «spose internazionali». Indovinate qual è la dote per diventare stilisti di abiti da sposa? Amare il bello. La signora Pieralisi sopra il laboratorio ha lo Show Room che sulle sue labbra diventa una disciplina marziale giapponese, il famoso Sciorum. Il terzo mestiere, con annesso sketch, il tassista, rigorosamente romano. La dote per fare il tassista? Tanta pazienza. E anche questa è andata, ci risentiamo sabato prossimo, viaggeremo ancora dalle Dolomiti a Pantelleria. Un abbraccio a tutti. Noi andiamo al Testaccio a farci una bella coda alla vaccinare, nel caso qualcuno non avesse capito che siamo a Roma. Brano Gambarotta ita |

Persone citate: Aldo Tirone, Biagioni, Bufalino, Cornelia Grindato, Gambarotta, Gesualdo Bufalino, Lidia Ravera, Miriam Pieralisi, Pieralisi, Pino Nugnes

Luoghi citati: Italia, Pantelleria, Roma