Dame inglesi e brutalità fascista nella Firenze Anni 30 di Zeffirelli

Dame inglesi e brutalità fascista nella Firenze Anni 30 di Zeffirelli PRIME CINEMA Un film autobiografico, affettuoso e antiquato, con cinque grandi attrici Dame inglesi e brutalità fascista nella Firenze Anni 30 di Zeffirelli NEL suo film più riuscito degli ultimi dieci anni, «Un tè con Mussolini», Franco Zeffirelli mescola tra realtà e immaginazione elementi autobiografici d'infanzia e d'adolescenza fiorentine, una imprecisa storia d'Italia 19351945, la vicenda della colonia inglese di Firenze. All'inizio del Novecento e anche prima, gli inglesi (detti «gli anglobeceri» o «The Florentines»), sedotti dalla grande arte italiana, dalle bellezze della città e della campagna, avevano scelto la Toscana come patria, casa e fonte d'ispirazione letteraria («Foglie secche» di Aldous Huxley, «Camera con vista» di Edward Morgan Forster) e non immaginavano di poter essere considerati una comunità nemica, espropriata, imprigionata o espulsa quando nel 1940 l'Italia entrò nella seconda guerra mondiale dalla parte dei tedeschi. Protagoniste del film, raccontate da un ragazzino orfano di madre e figlio naturale d'un uomo sposato, sono cinque non giovani signore inglesi e americane, un poco ridicole ma viste come emblemi di civiltà, di cultura, di buone maniere e di sen- tintemi generosi, in contrapposizione ai fascisti brutali, ignoranti, bugiardi, ladri. Maggie Smith è una Lady fascista che si fa ricevere da Mussolini, prende il tè con lui, crede alle sue promesse di «personale protezione», cambia idea molto tardivamente; Judi Dench è un'artista velleitaria e Lily Tomlin un'energica lesbica; Joan Plowright si occupa dell'educazione del ragazzo e gli fa conoscere Shakespeare; Cher, americana ricchissima e bizzarra innamo¬ rata tifila pittura moderna, è la benefattrice di tutti. Le attrici magnifiche riscattano la mancanza di stile del film cosmopolita, la sua aria antiquata, e nutrono la sua sincera affettuosità, la sua toccante nostalgia. Grandi momenti: il ragazzino affrontato per strada a Firenze dalla moglie del padre che gli grida «bastardo, baslardino», quasi una scena primaria; le vecchie signore inglesi che si incatenano alla torri di San Gimignano per impedire ai nazisti di farle saltare, episodio drammatico, eloquente, inventato. Lietta Tornabuoni UN TE' CON MUSSOLINI di Franco Zeffirelli con Maggie Smith Joan Plowright, Judi Dench, Cher Lily Tomlin, Massimo Ghini Charlie Lucas, Baird Wallace Claudio Spadaro Tragicommedia Italia/Inghilterra, 1999 Ai cinema Empirò, Olimpia 1 di Torino Astra di Milano Eurclne 2, Giulio Cesar* 3 Maestoso 2. Odeon 3, Rivali Warner Vlllage di Roma Anche Cher nel cast di stelle di «Un tè con Mussolini»: interpreta un'americana ricchissima, bizzarra, innamorata della pittura moderna, e grande benefattrice