Sfoghi, proteste, accuse, minacce

Sfoghi, proteste, accuse, minacce LETTERE AL GIORNALE: IL LUNEDI' DI O.d.B. Sfoghi, proteste, accuse, minacce Una strana mancanza Egregio Signor Dei Buono, forse in passato avrà avuto modo di leggere qualche mio pensierino, sempre in merito alla libertà di coscienza. Mi sono permesso una sola volta, due anni fa, di scriverle direttamente, avendo cura di non oltrepassare il mio modesto livello. Leggendo, praticamente ogni giorno, le lettere scritte dai lettori alla Stampa sono giunto alla conclusione che, grosso modo, vi sono persone che hanno una religione, ma non posseggono un cervello; altre che non posseggono alcuna religione, ma hanno un cervello. I pochi dubbi in merito sono svaniti vedendo Pinocchio ieri sera. Coloro che vagheggiano una società composita, anche se da attuarsi nel modo selvaggio come avviene, non immaginano neanche lontanamente quale triste avvenire preparano ai loro nipoti. I soli a mostrarsi tranquilli, esponendo le loro convinzioni con aria serafica, sono gli appartenenti al clero, sostenitori d'un super-lotto-divino, lo stesso da oltre un millennio e rotti, senza avvedersi che neanche il loro alto superiore è capace di indicare il giorno dell'estrazione. Le sole informazioni relative alla cultura odierna italiana le spigolo da Tuttofibri e, ovviamente, dalla Stampa. Trovo strana la mancanza in Italia d'un club, d'un circolo, d'una associazione di intellettuali laici, capaci di gridare ad alta voce che in Italia non esiste alcuna religione ufficiale e la maggioranza lo approva. Nessuno che osi scrivere chiaramente: signori Cristiani, signori Ebrei, signori Musulmani, signori tutti che avete una fede, nessuno vi impedisce di praticarìa. Lasciate agli altri di vivere in pace la loro non fede! Nessuno si è preso cura di rispondere, o magari non sono state pubblicate le lettere ricevute in merito alla cara signora la quale, in preda alla nostalgia, ha scritto che, se la democrazia cristiana non fosse sparita, non ci sarebbero in Italia la legge sul divorzio, sull'aborto legale e via dicendo, per farle osservare di essere magari buona cristiana ma pessima democratica. E perché non ripristinare l'inquisizione, l'obbligo di andare a messa o, come ai tempi del fascismo, ricevere una manata sul cappello se non è tolto al passaggio della processione! Per un cattolico il semplice fatto di non poter imporre le sue idee è sofferto come un sopruso. Il signor Cero- netti ne sa qualcosa. Come immediata eco al rintocco delle campane del Vaticano, chi osa dire quello che pensa una parte non trascurabile della nazione viene accusato di fascismo o di nichilismo. Possibile che una persona normalmente costituita non riesca a capacitarsi che la storia dell'umanità e della vita in generale non si apprende solo nelle sacrestie ma anche e soprattutto nei musei di storia naturale! Che ognuno è libero di affermare che la Bibbia è il libro degli Ebrei e non di tutta l'umanità! Si direbbe che, subendo inconsci terrori, anche chi non pratica consideri il Vaticano come un Super Stato di estrazione extraterrest,-e al quale tutte le nazioni debbano obbedienza e ossequio. In realtà, è solo una istituzione fittizia conservata per un dubbio prestigio internazionale e per Roma semplice questione venale... Ernest Ameglio, Monaco A questo punto (ultime righe della sua seconda cartella) i caratteri del suo scritto subiscono una distorsione che rende impossibile la comprensione. Il discorso riprende solo con l'inizio della terza cartella, ma qui è cambiato il tono della sua comunicazione. Gentile signor Ameglio, prima era sereno, ora è tutto un pettegolezzo, accuse, rivelazioni scandalose, veementi contestazioni che ritengo di non poter seguire, [o.d.b] Il diavolo non fa i coperchi Stimatissimo Signor Del Buono, sono un vecchio lettore della Stampo ed estimatore della sua rubrica che considero il borsino delle idee della gente. Non nego che invidio un po' chi ha il tempo di elaborane, scrivere, correggere e inviare lettere al suo sito, perché sono cose che anch'io spesso vorrei fare, ma ne sono impossibilitato per gravosi impegni lavorativi. Senonché mi è capitato, pochi giorni fa, di leggere una lettera firmata dal Presidente della Società Teosofica Italiana che ha fatto scattare in me il desiderio irrefrenabile di reagire. Ed eccoci qui per mettere sul «chi va là» chi eventualmente si fosse fatto influenzare benevolmente dai discorsi ecumenici e apparentemente aperti al dialogo di questo signore. Innanzi tutto si sappia che la Società Teosofica è una Società fondata nel 187S dall'occultista russa H. P. Blavatsky in cui, sotto il pretesto di una conoscenza universale ed esclusiva, i motivi luciferi ani non sono marginali e lo scopo dichiarato della setta era di «cancellare il Cristianesimo dalla faccia della Terra e scacciare Dio dai cieli» (R Guénon, fi Teosofismo, voi. I, pag. 13). La stessa Blavatsky era Gran denotante della Loggia Massonica del Rito Memphis-Misraim, di cui fece parte anche il mago nero Aleister Crawl ey, satanista di fama, che già allora propagandava l'abolizione dell'insegnamento religioso cattolico nelle scuole e l'introduzione delle dottrine sessuali a tutti i livelli a partire dalle elementari. «.Satana è il solo Dio del nostro pianeta... per cui la Chiesa maledicendo Satana maledice Dio...» (Lo dottrina Segreta, Bocca editore, pagg. 383-834-400). Alta Blavatsky successe Annie Besat che, oltre a essere a capo della società Teosofica, era anche massone di arto livello appartenente al 33° grado del Rito Scozzese e fondatrice assieme alla figlia di Marx, Eleonora, nel 1881, di una federazione marxista denominata Democra- tic FederarJon con a capo l'israelita Henry Mayer Hyddman, intimo collaboratore di Mazzini. Dulcis in fundo arriviamo alla erede di Blavatsky e Besat che è stata Alice Bailey, considerata la profetessa ufficiale della religione smcretistico-ecumenica detta New Age. La Bailey fondò nel 1922 il Lucifer Trust, successivamente ribattezzato col nome meno inquietante Lucts Trust con sedi a New York e Ginevra nei palazzi dell'Orni come organizzazione non governativa con statuto consultivo presso il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite. In ogni palazzo delle Nazioni Unite c'è «la camera di meditazione» per potentati, gestita dal Lucis Trust. Il discorso si fa più complicato per arrivare ai nostri giorni. Purtroppo, la verità è stata sepolta sotto un mare di fango e, a volte, anche gli uomini onesti e dotati di buona volontà fanno fatica a scoprirla. Ho voluto così dare un piccolo contributo al lavoro di questi ultimi e con un consiglio al sedicente Presidente della Società Teosofica: voialtri siete eruditi, potenti, ricchi, carismatici, più vi sentite sicuri e più scodinzolando scoprite la coda, ma ricordate il vecchio e saggio detto popolare: «Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi», e la promessa della Madonna a Fatima: «Il mio cuore immacolato alla fine trionferà; vi travolgerà, pentitevi del male che state facendo finché siete vivi perché dopo sarà troppo tardi». Caro Signor Del Buono, la prego di pubblicare questa lettera, farebbe una buona azione salvando forse qualche sprovveduto abbindolato dai discorsi teosofici che starebbe così più attento «in campana». Permetta die mi firmi con uno pseudonimo. Ho famiglia. Espedito Ergomene, Torino

Luoghi citati: Ginevra, Italia, Monaco, New York, Roma, Torino