Qualcosa di nuovo negli Usa: la poesia

Qualcosa di nuovo negli Usa: la poesia discussione. Aprile, un mese di manifestazioni e letture: le librerie fanno il pieno Qualcosa di nuovo negli Usa: la poesia La Nazione s'è reinnamorata NOSTRO CHARLESTODAL INVIATO I*A poesia? Mai stata cosi bene in America, scrive David Lehman presentando la nuova edizione di The besl americun poetry, l'antologia annuale edita da Scribner che dall'Hfi fotografa puntualmente la situazione. Spiccano i nomi di John Ashbery e Robert Kly, due patriarchi ormai ultrasettantenni, punti di riferimento indiscussi. Anche Lehman è uno stimalo poeta. Insegna alla New York University ed è responsabile delle edizioni di poesia della University of Michigan Press. «Non e passato molto tempo - ci spiega - da quando i giornali nazionali parlavano di poesia solo all'insegna del lamento e dell'autocommiserazione». Si denunciava un calo di lettori in parallelo con un «dibattito interminabile» sul senso delle poesia nell'età delle tecnologia. Poi, tutto è cambiato: «La Nazione si è reinnamorata della poesia». A riprova, l'Accademia nazionale dei poeti lancia, per il quinto anno, le manifestazioni del «mese della poesia», aprili!, e mai come oggi sembra smentito il famoso verso di T. S. Eliot dalla Terra desolata. Allora, inizio del secolo, aprile era «il più crudele dei mesi», perché annunciava un risveglio che non c'era. Ora sarà il più dolce. Andy Carmi, venticinquenne direttore dell'American Poetry Project, ha convinto la Volkswagen a piazzare nel cruscotto di 40 mila auto che in primavera vengono inviate sul mercato Usa un'antologia da lui curata, Songs of the Road (Canzoni desila strada) che è il risultato d'una lettura itinerante per tutti gli Stati Uniti fatta l'hanno scorso. F. anche la Marina e il Peace Corp daranno 4000 libri a marinai e volontari in partenza per tutto il mondo. Ma la gran maggioranza dei libri non sono in regalo: anzi tra manifestazioni, concorsi, (e un'inedita celebrazione della poesia per bambini, a New York), secondo un calcolo del Publisher Weekly le vendite in libreria aumentano, ogni aprile in modo considerevole. Quest'anno forse saliranno ancor di pili, il «mese dei poeti» arriva su un terreno già fertile. Lehman cita vari esempi: lìirlhday's Letter, del poeta inglese Ted Hughes che fu marito di Sylvia Piatii, libro sul loro matrimonio, ha scalato le classifiche, venduto 100 mila copie. Il «poeta laureato» Robert Mass aveva da tempo imposto alla Washin oton Post una rubrica settimanale di commento a un poesia, e il suo successore Robert Pinsky coinvolge ora la Biblioteca del Congresso su un progetto di lettura desila tradizione orale. I siti su Internet si moltiplicano (da Poetry Daily al Poetry Porch dell'Accademia americana degli scrittori, all'Electronic Poetry Center), e cosi le rivisti; elettroniche, a centinaia; l'annuario della grande catena di librerie; Barnes & Nobles dedica pagine ai v(;rsi, e; i problemi al vertice dell'Accademia ilei poeti, che noi considereremmo burocratici e di poco interesse, rimbalzano sul New York. Times appena sotte) il titolo sugli ()se:ar elei cinema. Se a questo aggiungiamo, coinè; ci la notare maliziosamente Lehman, die; persino nel Sexgate c'era di mezzo un libro di poesie {Foglie d'erba di Walt Withman, regalato da Clinton alla Lewinsky) e; che i versi hanno fatto irruzione anche nel mondo del football americano, da quando la squadra di Baltimora si è ribattezzata (nel '96) «The; Baltimore Ravens» in omaggio al Corvo di Edgar Allan Poe, non resta che ricordare quanto scrisse nel 1855 proprio Whitman. Nella prefazione ei Foglie d'erba affermò che «Gli Stati Uniti ste.'ssi sono essenzialmente; il più grande; poema» istituendo un legame fra il popolo e i sue)i bardi; un legame «mitica». E' questo il secondo aspetto che emerge dal censimento di fine millennio: non solo il legame mitico è saldo, ma è sempre più vivo l'interesse; verso il rapporto tra mito e letteratura. Se n'ò parlato in un convegno all'Università di Charleston (Carolina del Sud). Da una parte studiosi di varia estrazione, come il filosofo Donald Vereno, dell'Emory University di Atlanta, o William Willefòrd, della Jung Seicie.'ly, ma anche italianisti come Anna Meda dell'Univeirsità eh Joannesburg, in Sudafrica, e Dino Cervigni della Chapel Hill University; dall'altra un gmppo di poeti italiani che su questi temi lavorano - alcuni - da vent'anni (Giuseppe; Conte, Roberto Mussapi, Roberto Carili, Gabriella Galzio, Tomaso Kemeny, e Laura Stortoni, che vive in California. Del drappello faceva parte anche l'autore; eli queste) articolo), «Le acque eli Hermes» era il titolo dell'incontro, indiretto omaggio al elio di Italo Calvino; mentre il riferimento diretto era al «niito-mo- dornismo» italiano, di cui ha discusso Giuseppe Conte in dialogo con l'italianista Massimo Maggiari, docente a Charleston e; organizzatore del conve;gno. Il mito non come «decorazione archeologica» ma come strumento per «connettere di nuovo la poesia con il sogno del futuro». Ovvero «i nuovi miti li creano i poeti»: conclusione cui gli americani si sono sentiti vicini. Per Willefòrd, «dei e; dee semo agenti di trasformazione!, quindi sempre presenti nelle; poesie». Il problema è non chiudere; loro la porta in faccia. A Charleston questa sorta eli entusiasmo poetie;o era evidente: persino nelle; modalità organizzative, che; die:ono molto su che cosa si celi tlie;tro la buona salute della poesia in Ameirica: fra gli sponsor c'era si la Fondazione Dino Olivetti di Boston, rappresentata dal figlio Alfred, che; incoraggia gli scambi culturali fra Usa e Italia, ma anche due piccoli ristoranti, che invee:e di de;naro offrivano il cibo. E allora perché non chiedersi: in cambio di che e:osa, al di là de;lle; esenzioni fiscali? Mario Baudino baumar(«»tin.it Un'antologia nel cruscotto delle auto in vendita, volumi di versi in dono ai marinai E anche Bill offrì a Monica le liriche di Whitman nnamorata ( 1819-1892) in una caricatura di Levine. E' sua la lirica «O capitano, mio capitano», resa celebre dal film «L'attimo fuggente» Il poeta americano Walt Whitman ( 1819-1892) in una caricatura di Levine. E' sua la lirica «O capitano, mio capitano», resa celebre dal film «L'attimo fuggente» Sylvia Plath e Ted Hughes, celebre e tragico sodalizio poetico. In alto, John Ashberry, in basso, Robert Bly, due poeti americani contemporanei