Una scampagnata nella guerra di Lorenzo Mondo

Una scampagnata nella guerra I turisti del raid aereo in doppia fila attorno alla base di Aviano Una scampagnata nella guerra PAPA', che belli, sembra di essere al cinema». «Sì, ma questi sono aerei veri». «Più veri di quelli della Tv?». «Di più, di più». «E dove vanno con quelle fiamme dietro?» «A fare la guerra, a lanciare missili e bombe». «Ma allora butteranno giù le case, ammazzeranno gente vera». «Eeeeh...» E' uno dei dialoghi che si possono ipotizzare tra le persone che si affollano intorno all'aeroporto di Aviano, in Friuli, da cui partono i raid della Nato contro la Jugoslavia. Dialoghi intercalati magari dai «Maria Vergi¬ ne» delle donne, dagli apprezzamenti maschili sulla linea nuovissima, sulle prestazion incredibili dei vari modelli. Perchè ad Aviano si manifesta in questi giorni una nuova forma di scampagnata o di turismo. Con file di auto e di uomini che hanno costretto i responsabili della base a bloccare alcune strade di accesso. Finora il turismo bellico era riservato a guerre finite e consumate da tempo, ai relitti che proclamano la vanità e follia di tanti massacri. Le trincee del Carso, i cimiteri della Linea Gotica, i bunker di Normandia... Ma ora generazioni senza memoria storica e senza ferite che dolgano, contagiate dalle trasmissioni in diretta - partite di calcio, imbonimenti politici, quiz e guerre del Golfo - sembrano sentire il bisogno di annusare l'orrore in atto, riescono perfino a ignorarlo, metabolizzarlo nell'universale spettacolo. Certo, è una guerra accostata allo stato nascente, in apparenza pulita, lontana dall'urlo delle sirene, dallo spavento e dal sangue. Lo spettacolo non deve turbare la digestione e il sonno. A eventi così luttuosi, chiunque ne porti le responsabilità, si dovrebbe reagire standone quanto meno alla larga, rinserrandosi negli affetti sicuri, nello stupore, nel rispettoso silenzio. E invece anche questi episodi, in sé marginali, danno il senso di un limite varcato della coscienza. Dietro l'inconsapevolezza, la distrazione, la fatuità dei nuovi turisti sembra profilarsi una carovana dell'empietà, si intravedono le movenze invereconde di una danza in prossimità dell'abisso. Lorenzo Mondo

Luoghi citati: Aviano, Carso, Friuli, Jugoslavia, Normandia