LE ARMI DELLA POLITICA di Gian Enrico Rusconi

LE ARMI DELLA POLITICA LE ARMI DELLA POLITICA BOBBIO E IL VIETNAM / commenti all'intewista "l un lezione ihi inni dimenticare» Ma sui serbi-vietcong intelletti adi divisi Catullo, Meli e Rizzo A PAGINA 4 SILETE theologi: «State zitti, teologi». Con questo perentorio invito è sorto lo Stato moderno che ha posto fine alle guerre tli religione. Si trattava di guerre civili, di «guerre contro i civili», di pulizia culturale, che non sono affatto fenomeni contemporanei. Poi lo Stato moderno è andato ben oltre. Spesso ha perso il senso del rapporto tra i valori (pace religiosa, costruzione della nazione) e gli strumenti per ot- tenerli. Ha smarrito la congruenza tra obiettivi etici e i mezzi della forza per raggiungerli. Siamo di nuovo dinanzi a questo problema in un contesto storico e politico di li verso (teologi compresi)? Ristabilire la congruenza tra obiettivi etico-politici e strumenti tecnico-militari necessari per il loro ottenimento - non è il problema che si pone in Serbia? Con il passare delle ore cresce il dubbio che il tipo di azione militare intrapresa sia efficace. Parlo di efficacia nel senso in cui ieri Bobbio ricordava che «una guerra può essere giusta e inefficace». Ma l'inefficacia non è un dettaglio trascurabile rispetto al principio generale della «ingerenza umanitaria». L'idea poi che l'azione coercitiva armala contro la Serbia sia un segnale in direzione di una «democrazia cosmopolita», mi sembra un'idea avventurosa Non perché questo traguardo non sia augurabile, ma perche stiamo misurando la distanza che esiste tra ([nell'ideale e gli strumenti messi in atto. Ma questo problema non si risolve creando un contrasto di fondo tra una presunta nuova sensibilità etica e presunti vecchi armamentari ilei realismo politico che avrebbero sconsigliato l'intervento militare. Riflettere sui «nuovi dirittidoveri e le nuove guerre» (come invita barbara i ii Spinelli) implica un riorientamento realistico verso l'uso dello strumento militare e strategico, commisurato all'obiettivo Non si tratta di fare marcia indietro, ma di non sottrarsi a questa nuova consapevolezza critica. Ci sono notizie di un'iniziativa diplomatica russa. Speriamo che non sia usata come un cuneo tra i partner della Nato, ma che sia l'occasione per un ritorno consensuale di tutti alla politica. Gian Enrico Rusconi

Persone citate: Bobbio, Meli

Luoghi citati: Serbia, Vietnam