I DIRITTI SEPOLTI DALLE MACERIE di Gianni Vattimo

I DIRITTI SEPOLTI DALLE MACERIE I DIRITTI SEPOLTI DALLE MACERIE LE buone ragioni dell'intervento della Nato contro la Serbia sono abbastanza evidenti: Milosevic attua da tempo una pulizia etnica nazista, e ha rifiutato finora qualunque controllo internazionale sul rispetto dei diritti umani nel Kosovo; l'Onu, da tanti invocata, a causa del suo obsoleto statuto è una tigre di carta; infine, è assurdo dire che, siccome non possiamo intervenire dovunque si violino i diritti umani, dovremmo astenerci dal farlo anche in questo caso. Quanto al principio che l'uso della forza sia legittimo solo per difenderci da un attacco al nostro territorio, è certo rispettabile, ma moralmente sempre più debole: davvero dovremmo pensare solo al nostro «particulare»? Può darsi però che queste buone ragioni debbano fare i conti con conseguenze di gravità imprevista o comunque non sufficientemente calcolata. Dopo alcuni giorni di bombardamenti, il rischio di un allargarsi del conflitto si è accentuato. E la sanguinosa pulizia etnica, invece di attenuarsi, si intensifica. Non sarebbe affatto disonorevole, e soprattutto non immorale, prender atto che forse (come in altri casi: Vietnam, Iraq) si è commesso un errore, e si è presa la rincorsa per un salto fallito. E forse non è troppo presto, data la rapidità con cui la guerra aerea moderna colpisce gli obiettivi e produce, quando li produce, i suoi effetti. Può darsi che il meglio che possiamo fare ora sia impiegare le risorse che andrebbero sprecate nella guerra in una concordata azione umanitaria di sfollamento e di assistenza ai profughi; aiuteremmo così Milosevic a realizzare il suo scopo? Il rischio c'è, ma forse in questo momento è proprio quello che ci chiederebbero le centinaia di migliaia di kosovari che stanno morendo di fame e di freddo in fuga dalla loro terra. Gianni Vattimo

Persone citate: Milosevic

Luoghi citati: Iraq, Kosovo, Serbia, Vietnam