Liposuzione, morta una delle donne

Liposuzione, morta una delle donne Firenze, la dottoressa che ha effettuato l'intervento accusata di omicidio colposo Liposuzione, morta una delle donne In fin di vita l'altra paziente FIRENZE DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Una settimana di agonia, poi l'infezione ha avuto il sopravvento e l'organismo ha definitivamente ceduto. E' morta ieri mattina all'ospedale di Santa Maria Nuova una delie tre donne (Bernardctte Fontana, 48 anni) ricoverate in gravi condizioni, dopo aver subito un intervento di chirurgia estetica per diminuire la circonferenza delle ginocchia. Il desiderio di avere gambe più slanciate (anche se per una delle tre donne l'intervento aveva un carattere terapeutico) è stato pagato a prezzo della vita. Un'operazione ritenuta semplice, fatta nell'ambulatorio privalo di una dottoressa di fiducia: anestesia locale, intervento di pochi minuti e a casa. Poi la febbre alta, il vomito, la situazione che precipita è il ricovero nel reparto di rianimazione di Santa Maria Nuova. I medici hanno tentato di tutto per strapparla alla morte ma lo choc settico era stato gravissimo ed erano stati compromessi tutti gli organi vitali Ieri, il cuore ha ceduto. La donna si è spenta proprio mentre decine di persone erano in coda per donarle il sangue di tipo 0 positivo, che serviva per le trasfusioni, dopo un disperato appello dei medici. Si aggrava cosi la posizione della dottoressa Costanza Circeo nei confronti della quale, nei giorni scorsi, il sostituto procuratore della Repubblica che conduce l'in- chiesta, Grazia Ricucci, aveva emesso un avviso di garanzia per violazione della legge sanitaria e lesioni colpose gravissime. Reato che ora si trasformerà in omicidio colposo. «Ma non si può parlare solo di responsabilità colpose - ha commentato all'ospedale, stravolto dal dolore, il fratello della donna morta -. Spero che l'inchiesta vada fino in fondo senza accontentarsi di mezze verità». La dottoressa Greco si è presentata spontaneamente al magistrato giovedì pomeriggio. Per evitare foto e riprese tv è entrata nel'Palazzo di giustizia, indossando un giaccone con cappuccio che si era calcato fin sul volto, facendosi guidare dai suoi avvocati. Al magistrato ha ribadito di aver eseguito tre operazioni di «liposeultura» e non di «liposuzione», un tipo di intervento «molto più modesto e meno traumatico che poteva essere fatto anche in quello studio». Secondo i carabinieri dei Nas, che hanno provveduto a mettere i sigilli all'ambulatorio del centro Edonè in via Fra Bartolomeo, però, l'ambulatorio non aveva né le autorizzazioni necessarie per svolgere interventi di chirurgia estetica, né vi erano le condizioni igieniche sufficienti (manca perfino l'acqua orrente). I legali della dottoressa Greco hanno riferito che la loro cliente è dispiaciuta dell'accaduto, ma serena per quanto riguarda le proprie responsabilità. Al magistrato la dottoressa ha spiegato di aver ritirato personalmente, mercoledì della scorsa settimana, le tre agocannule sterilizzate in una clinica privata. Le agocannule erano in unico contenitore, ma ognuna conservata in una confezione sterile: non c'era quindi possibilità di contaminazione da parte dell'ambiente esterno. Il sostituto procuratore Grazia Ricucci ha però affermato che: «Allo stato delle indagini e de- gli accertamenti fin qui svolti, non risulta alcun riscontro alle dichiarazioni rilasciate della dottoressa Greco». Saranno ora gli accertamenti da parte dei periti a stabilire che cosa ha provocato il focolaio di infezione che ha attaccato le difese immunitarie delle tre donne, por tandone una alla morte e riducen done un'altra in fin di vita. Ancora gravi ma in lento miglio ramento le condizioni della terza paziente (quella di 44 anni) sottoposta a liposeultura per la quale i medici sperano oggi di poter sciogliere la prognosi. Francesco Matteini Parenti e amici della donna morta all'ospedale di Santa Maria Nuova

Persone citate: Costanza Circeo, Francesco Matteini Parenti, Grazia Ricucci, Greco, Ricucci

Luoghi citati: Firenze, Santa Maria Nuova