New York, incriminati gli agenti pistoleri

New York, incriminati gli agenti pistoleri «Omicidio volontario». Fermato il reverendo Jackson New York, incriminati gli agenti pistoleri NEW YORK. Saranno incriminati per «omicidio volontario» i quattro agenti che il 4 febbraio scorso crivellarono di pallottole un giovane immigrato della Guinea. La notizia e stata data da fonti vicine al Gran Giurì che ha esaminato il caso, dopo settimane di proteste che hanno visto in prima linea gruppi per i diritti civili, neri e politici del partito democratico. Quel giorno la polizia era a caccia di uno stupratore. Quattro agenti delle squadre speciali intimarono l'alt a Amadou Diallo, un giovane venditore ambulante di 22 anni, che si trovava in quel momento nell'atrio di casa sua, nel Bronx. Gli agènti dissero che un movimento brusco del giovane fece loro credere che stesse per estrarre una pistola. I quattro esplosero 41 colpi di pistola, 19 dei quali andarono a segno. Diallo era disarmato. L'episodio, ultimo di una lunga serie di «errori» della polizia, ha acceso una campagna di protesta per la politica di «tolleranza zero» del sindaco Rudolph Giuliani. Da 13 giorni sono in corso manifestazioni davanti al Comune di New York. Giuliani e il capo della polizia Howard Safir hanno difeso le forze dell'ordine, usando la mano dura contro i contestatori e facendone fermare a centinaia. Anche ieri, dopo che si era diffusa la notizia dell'incriminazione, sono stati fermati parecchi manifestanti, tra cui il reverendo Jesse Jackson, leader democratico nero. Dopo aver arringato la folla che puntualmente si riunisce nella piazza del comune, Jackson ha partecipato a un picchetto di protesta davanti al quartier generale della polizia. Ed è qui che è stato subito fermato davanti a centinaia di persone. Giovedì era stata fermata anche l'attrice Susan Saradon. (e. st.]

Persone citate: Amadou Diallo, Diallo, Giuliani, Howard Safir, Jesse Jackson, Rudolph Giuliani, Susan Saradon

Luoghi citati: Comune Di New York, Guinea, New York