«Ho bombardalo la Serbia con un B-52»

«Ho bombardalo la Serbia con un B-52» Sul Mediterraneo, all'ordine in codice («Rock'n'Roll») l'equipaggio sgancia i suoi 5 missili «Ho bombardalo la Serbia con un B-52» II racconto di un giornalista americano a bordo del «mostro» A BORDO DEL BOMBARDIERE HAVOC 12. La guarnizione si stacca dal finestrino e le manopole di plastica si sfaldano per l'età, su questo B-52 che ha ormai 39 anni. Ma «quando si è in ballo, bisogna ballare», dice il capitano John Wroth, magnificando con orgoglio le virtù del bombardiere sul quale da dieci anni vola come ufficiale elettronico, senza però essere mai stato in combattimento. L'apparecchio che vola con il nome in codice Havoc 12 è uno degli otto B52 del XX Squadrone della base aerea di Barksdale, nella Louisiana, spediti alla base Raf di Fairford alla fine del mese scorso per prepararsi a un possibile attacco contro la Serbia. Ora il bombardiere e il suo equipaggio hanno l'occasione di entrare in azione. La giornata inizia molto presto. Quando l'equipaggio arriva per l'informativa delle 5,45, tutti sanno già quanto sta per accadere. Il maggiore Lloyd Ringgold dà l'annuncio ufficiale: «La scorsa notte abbiamo ricevuto un ordine che ha cambiato la nostra missione da "pattugliamento" in "attacco"». Il decollo è fissato per cinque ore dopo. I missili sono già stati caricati. Gli equipaggi ricevono gli ultimi aggiornamenti sui bersagli e le procedure e si dirigono ai jet. I vecchi motori ruggiscono. Al suo intemo, Havoc 12 sobbalza come scosso da un terremoto. La strumentazione di bordo dice che tutto è nonnaie. Il rumore attira centinaia di passanti, che scattano fotografiequando gli otto jet si alzano in volo. A differenza della maggior parte degli aeroplani, il muso del B-52 non s'inclina verso l'alto quando decolla, ma è l'intero aereo a sollevarsi. La cabina di pilotaggio, stretta, ha spigoli di metallo che sporgono pericolosamente. Il logo dipinto sulla carlinga, «Stratofortress», («Stratofortezza»), è parzialmente cancellato. Il rumore degli otto motori è opprimente. E' impossibile parlare se non attraverso un interfono con cuffie. Dopo un'ora di volo, l'equipaggio comincia a controllare il prezioso carico, otto missili da crociera AGM-86C Originariamente costruiti con bombe nucleari, gli AGM-86C sono i più potenti missili da crociera nell'arsenale dell'esercito americano. Ma lanciarli richiede cura, pazienza e un addestramento continuo. Su Havoc 12 tutti gli otto mis¬ sili sono perfetti. Due degli altri jet ne hanno almeno uno che, secondo i computer di bordo, presenta qualche problema. Uno degli aerei della formazione è un'esca, privo di missili a bordo. Secondo il piano della missione, soltanto sei degli otto bombardieri sono autorizzati a lanciare i missili. Quando la formazione attraversa il Mediterraneo, l'aereo-esca e un altro B-12 ritornano alla base. Con il procedere del volo, il controllo dei missili diventa più rigido e alcuni dei bersagli vengono cancellati dalla lista dal Comando Supremo. Intorno all'una e mezza del pomeriggio, «a tutti i nostri missili è stata tolta la sicura», annuncia il tenente Andrew McWorther, che insieme al capitano Greg Pugh esegue i controlli Un B-52, la «fort dei missili nella stiva. Mancano quasi quattro ore all'ora prevista per il lancio. Una volta armati i missili, i B-52 eseguono una serie di delicate manovre per mettere in funzioni i sistemi di guida dei missili. Notoriamente brutte a terra, le ali dei B-52 assumono in volo una linea aggraziata e un aspetto affilato. Ma le manovre per i missili rompono la formazione e gli aerei si muovono ripetutamente avanti e indietro, come orsi che danzino nel cielo. I controllori del traffico civile e qualità militari iniziano a interrogare i jet, che forniscono poche risposte per mantenere la segretezza della missione. La radio prende una chiamata tra i comandanti e uno dei due bombardieri B2 «invisibili», che seguiranno i missili in Serbia. Alle 4,05 del pomeriggio, l'equipaggio riceve la frase in codice «Rock'n'Roll»: è il «via!» tinaie lanciato da una nave del comando Nato al largo delle coste italiane. Il sole sta tramontando quando i sei bombardieri rimasti si dispongono in due linee per il lancio dei missili. Sono a qualche centinaio di miglia dalla Serbia, al largo della costa italiana. Havoc 12 passa in lesta, sostituendo Havoc 11, che ha problemi elettronici a due missili. Rapidamente l'equipaggio riprogram¬ ma i missili per la posizione di testa. 11 capitano Mark Thomas, il pilota, agita nervosamente una gamba. Ma, secondo una procedura che risale alla II Guerra Mondiale, a questo punto ha poco da fare. La rotta dell'aereo è fissata. Adesso sono i bombardieri a fan: tutto il lavoro. McWorther spinge il bottone di lancio una volta, poi un'altra, esattamente un minuto dopo, e poi ancora altre tre. In tvitto, lancia cinque missili Dalla stiva cadono sul lanciarazzi, che è simile al tamburo di un revolver. Ogni volta, l'enorme aereo trema. Espulso alla destra dell'apparecchio, uno dei missili sembra indugiare per un attimo mentre sale a candela verso la Serbia, lasciando una scia bianca contro il sole al tramonto. Nel giro di pochi secondi è fuori visuale. Sara buio quando arriverà sul suo bersaglio, tra un'ora e mezza. Dopo il lancio dei cintine missili, Thomas richiama l'aereo e fa rotta verso l'Inghilterra. La formazione ha lanciato in tutto 27 missili, qualcuno in meno di quanto ci si aspettava. Nel giro di pochi minuti tutti i sei aerei chiamano via radio la base di Fairford. L'equipaggio della manutenzione si prepara a rimetterli rapidamente in ordine per una eventuale seconda missione. Il co-pilota Mark Ely è l'unico ad avere alle spalle una missione simile: ha lanciato missili lo scorso dicembre in Iraq. «Adesso eccomi qua, a pilotare un jet piti vecchio di me, e per di più come capofila», dice. *E' un apparecchio antiquato. Ma va ancora bene», dice Wroth, che con i suoi 35 anni è il membro più anziano dell'equipaggio. Dieci ore e 21 minuti dopo il decollo, il bombardiere atterra alla base Raf di Fairford. L'equipaggio mangiucchia qualcosa e beve birra. «Sai benissimo dove vanno i missili», dice Pugh. Ma quando li lanci, «non pensi al fatto che qualcuno è seduto sul bersaglio. E' una buona cosa che le armi intelligenti che abbiamo a disposizione riducano i danni collaterali», dice, usando l'eufemismo militare per indicare le vittime civili. «Non so che cosa dovrei provare - dice Thomas -, E' una strana sensazione fare finalmente, dopo nove anni, ciò per cui sono stato addestralo». Steven Komarow Copyright Usa Today Il Cruise arriverà sull'obiettivo dopo un'ora e mezza di viaggio «Quando lanci, non pensi che qualcuno è seduto sul bersaglio» L'ufficiale si agita nervosamente, ma non ha nulla da fare, «pensa» a tutto l'aereo Il pilota: è una strana sensazione applicare ciò per cui ti addestri da anni Un B-52, la «fortezza volante» che mantiene nel tempo le sue qualità militari Steven Komarow, giornalista di Usa Today, era a bordo del primo bombardiere B-52 che ha lanciato missili contro la Serbia. Questo è il suo racconto. TUTTI I SEGRETI DEL LOCKHEED F-117 sax etsÌ ALETTONI POSTERIORI: imperniati alla base, offrono soltanto il controllo dell'imbardata». Beccheggio e rollio sono controllati OtJTiia.T ' " da alettoni alle estremità SCARICO: invisibile dal basso, consiste in lunghe aperture rettangolari con sfiati che producono una coda di gas caldi in grado di mischiarsi rapidamente con l'aria fredda. Piastrelle di ceramica sulle estremità disperdono calore, riducendo la visibilità ai raggi infrarossi MOTORI: due General Electric F404-FD2 senza postcombustione e a basso by-pass, montati uno accanto all'altro nel corpo centrale ABITACOLO: tettuccio pesante con viti esplosive per l'eiezione. Cristallo a prova di radar. Limitato campo visivo ALLINEAMENTI: per minimizzare la veduta laterale del radar, angoli e spigoli seguono analoghi allineamenti PUNTI CALDI: gli angoli interni che producono una forte rifrazione-radar sono tutti rivolti verso la coda STRUTTURA: fatta soprattutto di leghe di alluminio sebbene il titanio sia usato attorno ai motori. Scheletro complesso a cui sono fissati i pannelli COPERTURA II B-2. che non ha superfici verticali per ridurre la segnatura radar (Rcs, Radar cross section), è coperto di materiali compositi e radar-assorbenti al medesimo scopo. PRESE D'ARIA: Le prese d'aria sono poste in modo da ridurre la rilevabilità radar dal basso e all'interno sono ricoperte di materiale radar assorbente per ridurre le riflessioni di energia elettromagnetica prodotte dalle palette dei compressori COPERTURA: tutto l'aereo è coperto da una «buccia» di materiale radar-assorbente EQUIPAGGIO: Due uomini che sono sistemati proprio sopra la stiva delle bombe in un abitacolo che appare solo come un rigonfiamento dell'ala. PRESE D'ARIA: una griglia minuta copre le lame del compressore e consente l'ingresso d'aria mentre al radar appare plana MOTORI: L'aereo, che pesa 150 tonnellate, è dotato di 4 turbofan GenerafEtectrie FI I8-Ge-I00da 8620 kg di spinta ciascuno, che gli un consentono un raggio d'azione massimo di 6330 km. HUD: schermo dinanzi al pilota che incorpora il display del Flir POSIZIONE DELLE ALI: il bordo anteriore, potenzialmente la più pericolosa fonte di rifrazione-radar, è angolato per evitare l'avvistamento ARMAMENTO: un'ampia varietà di bombe e missili trasportati in due vani, soprattutto bombe «intelligenti» a guida laser od ottica SISTEMA DI CONTROLLO: l'aereo supera la sua naturale instabilità usando un quadruplo sistema di telecomandi. Quattro sonde, con m muti terminali per mantenere l'invisibilità, forniscono i dati di volo FLIR: sistema a raggi Infrarossi orientato in avanti, la torretta rotante con copertura a reticolato che neutralizza il radar davanti all'abitacolo del pilota, gli consente di visualizzare e seguire IVb ettivo anche di notte e in concioni di scarsa visibilità DLÌR- sistema a raggi infrarossi orientato verso il basso, identifica l'obiettivo acquisito dal Flir mentre l'aereo si avvicina. Il laser nel la torretta imka Tobistuvo per le bombe a guida laser SCARICHI: Anche gli scarichi sono rivolti verso l'alto per impedire che le emissioni all'infrarosso possano essere rilevate dal basso ANTISCIA: Il B-2 ha anche un dispositivo che impedisce la formazione della scia d condensazione nei voli ad alta quota, unico segno della sua presenza rllevabile a vista. ARMAMENTO: Nelle due stive il B-2 può portare circa 18 tonnellate di carico bellico. In particolare 16 AGM-129' Advanced, missili da crociera lanciabili fuori della portata delle difese aeree. Ma sono impiegabili anche 16 bombe nucleari a caduta libera B61 o B63, oppure 80 bombe Mk82 da 2000 libbre, 36 bombe incendiarie da 750 libbre, 36 bombe a grappolo. E ancora mine marine MK62. NORTHROP B-2 SPIRIT UN AEREO INVISIBILE DA 2300 MILIARDI BORDO ALARE D'ENTRATA: E' diritto, a freccia relativamente moderala per riflettere lontano dalla direzione di provenienza l'energia elettromagnetica radar che colpisce l'aereo. BORDO ALARE D'USCITA: E' realizzato a «denti di sega» con dieci superfici mobili che dovrebbero smorzare la minima segnatura radar della coda.