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Totti: non la penso come Zoff Totti: non la penso come Zoff «Se a noi giocatori saltano i nervi spesso è anche colpa dell'arbitro» FIRENZE. Giocatori troppo isterici con gli arbitri? Troppe sceneggiate in campo? Troppe polemiche e scorrettezze? Le picconate di Zoff fanno discutere il gruppo azzurro e raccolgono consensi: «Le parole del et sono giuste e pronunciate nel momento appropriato visto che veniamo da venti giorni di fuoco», osserva il capitano della Nazionale Paolo Maldini. Il risultato della discussione alla fine appare scontato: Zoff ha ragione, l'esasperazione è sempre più imperante, dobbiamo cercare di assopirla, come fa notare il capitano della Juve Antonio Conte: «Siamo la Nazionale, rappresentiamo il calcio italiano, dobbiamo dunque dare il buon esempio anche perché spesso non è bello rivedersi in tv». Già, perché rispet¬ to ai tempi passati non solo il calcio è cambiato, ma c'è anche la televisione che fa vedere e amplifica tutto quello che fino a ieri restava nascosto. Esce però dal coro Francesco Totti, reduce dalla nottataccia all'Olimpico con l'Atletico Madrid, costata l'uscita della Roma dall'Europa. Il capitano giallorosso, con la sua consueta schiettezza, premette di condividere in gran parte la ramanzina del et, ma con un'aggiunta non da poco. «Personalmente escludo che i destinatari delle critiche di Zoff siamo noi romanisti - dice Totti -, Contro l'Atletico, ad esempio, io non ho commesso nulla di grave, basti pensare che sono stato espulso esclusivamente per doppia ammonizione. Sono d'accordo che dobbiamo limita- re gli eccessi, però se in campo succedono certe cose, se talvolta ci saltano i nervi, spesso è per colpa anche di certi arbitraggi. Prendete per esempio la nostra gara di Coppa Uefa: tutti hanno potuto vedere che l'arbitro non era certo dalla nostra parte e le sue decisioni sono costate alla Roma l'eliminazione dall'Europa. E allóra, per favore, non dimentichiamo che anche noi giocatori siamo esseri umani». [b. ci Francesco Totti, capitano della Roma