Comit, sabato l'esame dell'offerta Unicredito

Comit, sabato l'esame dell'offerta Unicredito Commerzbank vuole il 2,5% di Generali Comit, sabato l'esame dell'offerta Unicredito MILANO. Appuntamento per sabato. Tra due giorni e non tra cinque, come dicono volesse il presidente Luigi Lucchini, il consiglio della Comit si riunirà per discutere dell'Ops proposta da Unicredit, Il pressing di alcuni consiglieri ha insomma avuto successo e un primo confronto al vertice si terrà non dopo il consiglio (lunedì) di Mediobanca ma prima. Per qualcuno, visto che di voci (tante) e di (pochi) fatti) vive per ora questa storia, il particolare non è secondario. Questione di sfumature, dicono, ma sfumature importanti: quasi che un consiglio della banca di piazza Scala fatto prima e non dopo quello dull'istituto di via Filodrammatici sancisse formalmente una nuova 'autonomia' dolla Comit da sempre considerata, a torto o a ragione, Mediobanca-dipendente. Appuntamento di sabato, quindi. Anche se molto difficilmente in questa prima riunione del consiglio dedicata ai l'Ops di Unicredito si arriverà a una decisione. Mancano le basi, dice chi sa. Finora tra le due banche non c'è stato rapporto, qualche telefonata certo, la lettera dell'Unicredito, ma niente di più, indiscrezioni giornalistiche a parte. C'è quindi da immaginare che la nsposta di Comit sarà attendista e ricalcherà quella data ieri da Banca di Roma al Sanpaolo-Imi: dobbiamo approfondire meglio dopo aver nominato un advisor. Pretattica sì o no, in attesa di approfondimenti, tutti gli scenari restano aperti e - ne è convinta la Borsa (dove ieri i titoli Comit hanno perso L* 1,46 per cento e quelli Unicredito il 2,69 per cento) ma non solo la Borsa tutte le vie portano ancora a Mediobanca e Generali. Cosa faranno? Passeranno da loro le eventuali contromosse su cui da giorni in Piazza Affari si fantastica? «La partita è ancora aperta», aveva detto in un'intervista Cesare Romiti, presidente dell'Rcs molto vicino a Enrico Cuccia: parole interpretate come una promessa di battaglia che bastano e avanzano a far circolare l'ipotesi che sia imminente il ritorno di Romiti in Mediobanca, addirittura come presidente. Voce smentita nel giro di poche ore, ieri mattina, dal diretto interessato: «Non è vero». Così, mentre un altro big, Carlo de Benedetti, rifiuta ogni commento sulle Ops bancarie ma si lascia sfuggire una frase che la dice lunga su come la pensi («Una stupenda primavera»), ogni faro resta acceso su Mediobanca ma anche su Generali dove l'interrogativo è su cosa farà Antonie Barnheim: darà il via libera all'Ops di Unicredito o lancerà l'unico altolà che potrebbe bloccare tutto? Per ora, tutto tace. Una consegna del silenzio rispettata anche da Martin Kohlhaussen, il presidente della Commerzbank, azionista col 5 per cento di Comit, alleato forte di Generali di cui rileverà (entro il 2001) il 2,5 per cento del capitale: «Parleremo sabato», ha tagliato corto ieri a Francoforte, [a.z.l

Persone citate: Carlo De Benedetti, Cesare Romiti, Enrico Cuccia, Luigi Lucchini, Martin Kohlhaussen

Luoghi citati: Francoforte, Generali, Mediobanca, Milano, Unicredit