Giù tutte le Borse europee

Giù tutte le Borse europee Giù tutte le Borse europee // risultato peggiore a Stoccolma Solo una limatura a Wall Street ROMA. L'offensiva Nato nel Kosovo scuote le Borse europee e lima ancora le posizioni di Wall Street, che però pare aver già scontato con il forte calo di martedì le tensioni sui Balcani. La giornata si è aperta con una bordata di segni negativi dai mercati asiatici, condizionati dalla precedente chiusura a - 2,21% di Wall Street, più preoccupata in verità delle difficoltà dei titoli tecnologici e della Coca Cola che dell'annuncio di un prossimo attacco Nato contro la Serbia. Così a Tokyo l'indice Hang Seng scendeva del 2,99%, Hong Kong chiudeva a -2,98%, mentre le altre piazze del Far East limitavano le perdite at¬ torno all' 1%. Stesso copione per le piazze europee, dove i segnali provenienti dalle capitali asiatiche si sommavano alle preoccupazioni delle conseguenze dell'attacco alla Serbia, dato per imminente sin dalle primissime ore del mattino. La tensione per l'operazione militare ormai prossima si rifletteva pesantemente su tutti i principali mercati d'Europa: il risultato peggiore era quello di Stoccolma, che perdeva 1' 1,67%, seguita dal -1,50% di Francoforte, dal -1,30% di Amsterdam e dal 1,20% di Milano. Altri arretramenti, ma sotto il punto percentuale, riguardavano Zurigo (-0,92%), Londra (-0,72%), Pari- gi (-0,52%) e Madrid, cha faceva segnare il risultato meno negativo con un -0,08%. Per Piazza Affari le cose potevano andare peggio, visto che l'indice Mibtel era arrivato a perdere il 2%, ma, seppur al terzo ribasso consecutivo, la Borsa di Milano è riuscita a frenare la discesa grazie alla buona tenuta dimostrata in apertura da Wall Street. Nelle prime battute, infatti l'indice dello Stock Exchange di New York non cedeva terreno rispetto alla chiusura di martedì, tendenza matentuta sino a metà giornata, quando, anzi, il Dow Jones faceva segnare un lievissimo rialzo dello 0,03 per cento a quota 9675,16 punti, la tendenza cambiava poco dopo, con una discesa altrettanto beve, dello 0,04%. A confortare Wall Street c'erano comunque le previsioni di Abby Joseph Cohen, la stratega della Goldman Sachs, nota per la precisione delle sue stime, che vede per il Dow Jones una salita a quota 10.300 nel giro di un anno. Wall Street, comunque continuava a tenere il naso in alto, per cogliere in tempo i venti di guerra che potevano arrivare dai Balcani. E quando la notizia dei primi bombardamenti è arrivata la reazione immediata del Dow Jones è stata neutra, ma subito dopo la tendenza al ribasso si è accentuata, scendendo ai minimi della giornata, con un calo dello 0,41 %. La campana di fine contrattazioni vedeva però le perdite ridimensionate allo 0,05% con il Dow Jones a 9666,84 punti. lv. cor.)

Persone citate: Abby Joseph Cohen, Hang