«Mi hanno stuprata in 4 e minacciata con un bastone» di Cristiana Pumpo
«Mi hanno stuprata in 4 e minacciata con un bastone» Latina, francese denuncia «Mi hanno stuprata in 4 e minacciata con un bastone» LATINA. Francese di origine maghrebina, 25 anni, da qualche mese in Italia. E' lei la vittima di una violenza sessuale che si sarebbe consumata in una casa alla periferia di Aprilia, grande agglomerato urbano che segna il confine tra le provincie di Latina e Roma. Ha denunciato ai carabinieri quattro uomini che avrebbero abusato di lei nella notte fra sabato e domenica. Per ora in carcere ne è finito uno soltanto: Pino Pinna, 43 anni, nullafacente, a parte qualche lavoretto come muratore di tanto in tanto; è lui il proprietario della casa dove F. S. (queste le iniziali della giovane donna) ha subito la violenza. Lo ha incastrato un bastone di metallo rivestito in cuoio, quelli che vengono usati da chi pratica arti marziali: i carabinieri lo hanno ritrovato nella sua abitazione così come F. S. aveva dettagliatamente riferito nella sua denuncia. E' cor. quel bastone che Pino Pinna avrebbe minacciato più volte la ragazza francese perché lei acconsentisse ad avere un rapporto sessuale con lui. Questa è solo una parte del racconto della ragazza, che ha denunciato la violenza anche da parte di altri tre uomini che avrebbero abusato di lei sempre nell'appartamento del Pinna ma che non sono stati identificati. Tutto è iniziato alle 23 di sabato, quando F. S. stava aspettando l'autobus che da Aprilia doveva riportarla a Roma, dove in questo periodo sta dividendo un appartamento con un'amica, anche lei straniera. Pino Pinna le si sarebbe avvicinato con la sua auto offrendole un passaggio a Roma. Lei accetta e sale, ma viene portata in un appartamento della «Selciatella», una zona periferica di Aprilia. Lì, secondo il suo racconto, subisce minacce e violenza. Alla fine Pinna propone alla giovane francese di riaccompagnarla a casa, ma F. S. scappa, scende in strada e comincia a urlare. Qualcuno la sente e chiama i carabinieri. Sono loro che l'accompagnano alla casa di cura di Aprilia, dove i medici la visitano. Poi il racconto e la denuncia, che Pino Pinna ai carabinieri contesta totalmente: lui quella donna non l'ha mai vista, non è mai uscito di casa la sera di sabato. Ma c'è il bastone a incastrarlo e tutti gli altri elementi descritti dalla donna e riscontrati durante la perquisizione. E' c'è F. S. che lo ha riconosciuto, è lei stessa che ha dato precise indicazioni ai carabinieri per l'in dividuazione della sua casa. Mancano all'appello dei carabinieri gli altri tre uomini che la giovane donna francese ha menzionato nella sua denuncia. F. S. è poi tornata a Perugia, dove risiedeva in un albergo. «Forse in Italia non è venuta proprio per i motivi culturali co me lei ha detto - dicono gli inquirenti -. Forse i motivi sono altri, forse la donna è una prostituta». Ma anche su questi aspetti si attendono conferme. Cristiana Pumpo
Persone citate: F. S., Pino Pinna
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