Diagnosi sbagliata per il fornaio morto in questura

Diagnosi sbagliata per il fornaio morto in questura Matera, l'esito dell'autopsia Diagnosi sbagliata per il fornaio morto in questura MATERA. Non è morto per shock emorragico causato dalla cirrosi, ma per emorragia cerebrale. E' sempre più mistero intorno al caso di Angelo Raffaele De Palo, il fornaio di Matera di 31 anni ricoverato in ospedale dopo una colluttazione in questura e morto qualche ora dopo, sabato mattina. Ieri c'è stata l'autopsia, i risultati ufficiali ci saranno fra due mesi, ma quel che è trapelato smonta la versione fornita subito dopo la tragedia. L'esame necroscopico è stato compiuto dal professor Luigi Strada, dell'istituto di medicina legale dell'Università di Bari, ma accanto a lui c'era il medico legale Antonietta Bruno, consulente nominata dalla famiglia. Nessuna dichiarazione ufficiale dei due medici, ma il poco che si è saputo dà corpo ai dubbi: è stata una emorragia cerebrale dovuta a una frattura nella regione occipitale a uccidere il giovane fornaio. Nessuna traccia di varici esofagee rotte, che potevano rinviare alla cirrosi di cui soffriva. Lo sconcerto in citta è aumentato, il legame temporale tra colluttazione in questura e morte in ospedale aveva già fatto sorgere dubbi; la questura continua a ribadire la versione fornita sabato mattina: dolore per l'accaduto, ma nessun dubbio sulla correttezza di comportamento degli agenti. Angelo Raffaele De Palo, sposato e padre di una bambina, era stato condotto in centrale la nette tra venerdì e sabato perché infastidiva i passanti. Era molto nervoso, sembrava si fosse calmato e invece avrebbe aggredito un ispettore di polizia. Ne è seguita una colluttazione, il giovane è andato a sbattere contro il muro, ha perso sangue dal naso. Poi è stato portato all'ospedale civile di Matera e ricoverato nel reparto di otorinolaringoiatria. Notte agitata, si dice ora, e mattinata tragica: alle 9,30 di sabato, nove ore dopo la colluttazione, il giovane è morto. La famiglia ha rifiutato la versione ufficiale. Ha ottenuto la presenza di un medico di fiducia all'autopsia e avanza nuove domande: perché è stato ricoverato nel reparto di otorino? Quali esami gli sono stati praticati? Perché nessuna tac malgrado si sapesse - emerge anche dalla versione ufficiale - che il giovane aveva sbattuto la testa? Oggi tutti dicono che la storia del ragazzo fosse nota, che si sapeva fosse sieropositivo; perché allora è stato trattato come un normale malato con setto nasale fratturato? Il direttore generale dell'Asl ha aperto un'inchiesta amministrativa. Il pm Eva Toscano ha fatto sequestrare le cartelle cliniche. E nel pomeriggio il questore di Matera Eugenio Introcaso ha partecipato ai funerali di De Palo. Dell'ispettore con cui è avvenuta la colluttazione non si conosce il nome, comunque nessun provvedimento è stato preso nei suoi confronti. Il parlamentare Marco Taradash (FI) ha presentato un'interrogazione al ministro dell'Interno. Edmondo Soave

Persone citate: Angelo Raffaele, Antonietta Bruno, De Palo, Eugenio Introcaso, Eva Toscano, Luigi Strada, Marco Taradash, Raffaele De Palo

Luoghi citati: Bari, Matera