La Borsa tifa per le fusioni bancarie di Zeni

La Borsa tifa per le fusioni bancarie Volano Comit, Bancaroma, Mediobanca, Generali, Hdp, Fondiaria, Compare. Pagano Sanpaolo e Unicredit La Borsa tifa per le fusioni bancarie Scambi record. Anche D'Alema e Ciampi applaudono MILANO. Finisce in ribasso, con l'indice Mibtel giù dello 0,80% per colpa - dicono - delle incertezze di Wall Street. Ma è un dettaglio statistico che passa inosservato, in Piazza Affari, nel giorno del grande ribaltone, dei commenti sulle grandi Ops di Unicredito su Comit e di Sanpaolo-Imi su Banca di Roma, delle voci su altre operazioni imminenti: Compart, Hdp, Bnl, nel giorno del crollo di tutte le certezze: la non scalabilità di Mediobanca, di Generali, chissà. Nessuno può stare più tranquillo, avevano sentenziato i guru del mercato all'indomani dei grandi botti che si sono succeduti in mezza Europa, banche scalate in 48 ore, finanziarie conquistate a colpi di Opa, fusioni tra gruppi farmaceutici, alleanze tra big delle telecomunicazioni, scompiglio nella moda, giù, giù fino alla madre di tutte le Opa: l'assalto di Olivetti a Telecom. Tutto vero. Ma chi se l'immaginava, in piazT za Affari, un'accelerazione tanto forte con la Comit, la più prestigiosa delle banche italiane, sottratta ai voleri di Mediobanca e Mediobanca stessa apparentemente fragile vaso di coccio in mezzo a vasi di ferro? Giornata campale. A suo modo, memorabile: titoli scambiati a man bassa, sospesi per eccesso di rialzo e riammessi dopo ore, titoli che tutti cercano e tutti vogliono, altri lasciati al proprio destino. Protagoniste principali le quattro banche delle due Ops, le due offerenti, Sanpaolo e Unicredito, che hanno pagato in pari misura (-5,33%), guarda il caso, l'onere dell'offerta, e i due oggetti del desiderio, Bancaroma e Comit, entrambe partite a razzo: +7,31% Roma, +4,86% Comit. Su e giù inevitabili: spostamenti progressivi di prezzi, spiegano analisti e operatori, per allineare le quotazioni delle banche ai rapporti di concambio delle offerte di scambio, 8 titoli Unicredit ogni 5 Comit e 2 Sanpaolo ogni 19 Banco di Roma. E c'è da scommettere che nei prossimi giorni l'altalena continuerà. Perchè una volta innescata, la corsa ai titoli, difficile che si arresti in poche ore con esiti sul- la carta non ancora definiti e l'effetto a catena che ormai ha contagiato l'intero comparto bancario: Bnl ( + 5,21%) che all'improvviso toma al centro del ballo delle intese come il Banco Napoli, Intesa (-1,04%) che paga l'eclissi momentanea, almeno a giudicare dalle parole di Bazoli: «Saremo di sicuro tra i 3 o 4 grandi gruppi italiani». «Mi pare che sia in atto un processo di riorganizzazione che alla fine potrebbe produrre l'effetto di un irrobustimento del sistema finanziario del paese», approva il presidente del consiglio Massimo D'Alema. E il ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi sottoscrive: «Sono iniziative da vedere positivamente». Nessun bastone tra le ruote dal potere politico, duque: ci pensi il mercato. Evviva, esulta la Borsa e via a comprare e vendere: su 7.300 miliardi di scambi, quasi un record, oltre 3.200 interessano le quattro banche dell'Ops più altri due titoli da boom, Mediobanca e Generali, i due più esposti nella «caduta degli dei» come hanno so¬ prannominato in Piazza Affari la rivoluzione di primavera. Su Mediobanca ( + 6,23%) è tutto un fiorir di voci. C'è chi la pensa attiva nell'organizzare la difesa (un'Opa a Comit) e chi la vede ormai smembrata: le attività di merchant banking appannaggio di Eurobanca e corsa aperta alle partecipazioni industriali nel forziere di via Filodrammatici: ad Hdp ( + 4,87%), a Fondiaria, a Compart (di cui in una settimana è passato di mano, col 2,99% di ieri, quasi un 18% del capitale) nel cui scrigno c'è anche quell'Eridania che la Borsa (a Parigi il titolo ha fatto + 4%) vede possibile acquisto della Saint Louis targata Ifil (+7,55%). Ma anche attorno al colosso Generali (ieri +4,31%) nulla è più impossibile, almeno a giudicare dalle voci di Borsa che fantasticano di rotte divergenti tra Lazard (consulente di Unicredit per Comit) e Mediobanca, azioniste di controllo insieme della compagnia triestina: ma fino a quando? Armando Zeni nini

Persone citate: Bazoli, Carlo Azeglio Ciampi, Ciampi, D'alema, Intesa, Lazard

Luoghi citati: Compart, Europa, Hdp, Milano, Parigi, Roma, Sanpaolo-imi, Unicredito