Boss ucciso

Boss ucciso Boss ucciso Ricercato per fuga dall'aula bunker NAPOLI. Lo seguivano da oltre dieci giorni, spiavano ogni suo movimento in attesa del momento giusto per entrare in azione. Finalmente, sabato notte, è scattata l'ora x. Ma Giuseppe Autorino, 53 anni, sposato, cinque figli, boss della camorra inserito nell'elenco dei trenta latitanti più pericolosi d'Italia, non si è arreso a dieci poliziotti della Dia e ad altrettanti uomini dei Nocs mobilitati per catturarlo. Ha cominciato a sparare all'impazzata, trasformando in un campo di battaglia la campagna di Spaitimento, una località alle porte del comune di Scisciano. La sparatoria si è conclusa con la morte di Autorino e con la cattura di due suoi guardaspalle, rimasti leggermente feriti. Si è conclusa così la latitanza di uno dei capi della camorra più temuti in Campania. Assieme a Ferchnando Cesarano, un altro boss tutt'ora ricercato, Giuseppe Autorino il 22 giugno dell'anno scorso era fuggito da un'aula bunker del tribunale di Salerno. I complici che lo aspettavano avevano scavato un turnici sotterraneo che collegava l'esterno con la gabbia in cui erano rinchiusi i due detenuti. L'evasione-beffa scatenò un putiferio. Divampò la polemica, la prima testa a saltare fu quella del questore di Salerno, Ermanno Zanforlino, rimosso per ordine del ministro dell'Interno. Poi toccò al sovrintendente delle guardie carcerarie, Gennaro Picardi, di turno quel giorno nell'aula bunker: fu sospeso dal servizio in attesa dell'esito dell'inchiesta. Il ministro di Grazia e Giustizia chiese anche il trasferimento del procuratore generale di Salerno, Paolo Russo de Cerarne, la cui posizione venne pero archiviata dal Csm. Da quel 22 giugno polizia e carabinieri hanno fatto cb tutto per rintracciare il latitante. La loro pazienza alla line ó stata premiata. Il nascondiglio di Autorino ò stato localizzato circa due settimane fa, noi pressi eli Scisciano, un paesone della provincia di Napoli. Sono entrati in azione sabato notte, poco dopo le 23. Una Thema blindata della Dia ha tamponato la Y10 su cui Autorino viaggiava con due gorilla, Gennaro Nappi e Angelo Penìa. Ma il boss ha deciso di venelere cara la pelle. Ha sparato una decina di colpi eli pistola. Gli agenti hanno reagito, ingaggiando un conflitto a fuoco durante il quale Autorino è rimasto ucciso e i suoi due complici sono stati feriti. (f. mil.J

Persone citate: Autorino, Ermanno Zanforlino, Gennaro Nappi, Gennaro Picardi, Giuseppe Autorino, Paolo Russo

Luoghi citati: Campania, Ferchnando Cesarano, Italia, Napoli, Salerno, Scisciano