«L'Europa ci ha svegliati»

«L'Europa ci ha svegliati» «L'Europa ci ha svegliati» Sarcinelli: ma siamo ancora fragili INTERVISTA LA GUERRA DEL CREDITO MMILANO EDIOBANCA, forse suo malgrado, si trova ad esercitare un'azione di conservazione... Il modello cui si ispira finisce, insomma, con il privilegiare coloro che ci sono rispetto a coloro eh potrebbero esserci». Questo scriveva Mario Sarchielli nel febbraio del '97, quando lui, uno dei pochi banchieri italiani a vantare un'esperienza internazionale (è stato vicepresidente della Bersi, sedeva ai vertici della Bnl. Adesso, però, le cose sembrano cambiate.... Dottor Sarchielli, dopo questo terremoto, il capitalismo italiano sarà davvero più competitivo? «Diciamo che l'Europa e gli stranieri ci hanno dato la sveglia. Perché queste novità sono il riflesso delle dimensioni che ha raggiunto il mercato finanziano internazionale e dello stimolo della Seconda direttiva comunitaria, che ha scongelato una situazione ferma per più di cinquantanni». Ma ancora non siamo sicuri di sopravvivere a livello di grande finanza... «Sopravvivere sì. Ma si tratta di capire se da protagonisti o da comparse...». Lei che prevede? «Diciamo che oggi sono più ottimista di ieri». Ma quanto è avvenuto finora, secondo lei basta? «Diciamo che l'Italia parte con un notevole ritardo. Basti pensare a quanto sta facendo, con grande lucidità strategica, la Deutsche Bank per avere la misura del gap che occorre colmare rapidamente. Noi cominciamo adesso un pro¬ cesso di consolidamento del mercato nazionale che è già in atto da tempo in altri Paesi. Ed essere piccoli, in questa situazione rischia di essere una grande iattura». Ma adesso nascono due grandi poli... «Con un difetto: la grande frammentazione dei vertici rispetto alle banche nate dalla concentrazione in altri mercati. Il rischio è di non avere cosi una voce adeguata alle dimensioni della nostra economia...». Che cosa la rende perplesso nel modello Unicredito? «Da noi ha avuto successo il modello networking o federale, se preferite. Ed è un modello con grossi limiti che non riduce le direzioni generali né favorisce la chiusura degli sportelli resi inutili dalle aggregazioni. E ci sono altri limiti» Quali? «La minor coesione. In caso di choc economici, ad esempio, il network può essere più fragile, meno efficace e pronto nelle sue de¬ cisioni perché non tutti! le unita produttive vengono colpite nello stesso modo». E' comunque un passo in avanti. O no? «Certo, è un passo in avanti. Si tratta ora di vedere se e quanto durerà il vento della concorrenza». Lei ritiene che la restaurazione sia in sempre in agguato? «L'opinione di molti economisti è che, dopo la fase della grande concorrenza, nel mondo si assisterà ad una nuova fase collusiva. Non è che l'Italia, ultima ad avviarsi sulla strada della competitività, sarà la prima ad adeguarsi alla fase della collusione?». Esiste questo rischio? «E' il vero limite del modello federalista: è un modo per mettersi tutti d'accordo, magari a scapito della chiarezza nel comando. Ed esiste il rischio del grande abbraccio generale, anche perché veniamo da una lunga fase collusiva. Noi italiani siamo maestri neH'ingentilire certe situazioni. Parlia¬ mo di salotto buono o di stanza di compensazione. In realtii è negazione della concorrenza». Che choc le fondazioni alla testa di un grande gruppo, primo azionista di Mediobanca... «Era inevitabile. Del resto, è assurdo pretendere di decretare per legge che entità con i quattrini non li possano amministrare. Una volta evocato il genietto non sembra più possibile rimetterlo nella lampada». Le Generali, intanto, emergono come un grande protagonista internazionale... «Vero, ma anche loro sono scalabili. Come tutti, del resto. L'avvocato Agnelli ha sottolineato che pure la Fiat è troppo piccola». In tutto questo impressiona il silenzio di Banca d'Italia... «Si è voluto seguire la strada dell'estrema riservatezza. In passato la cura dell'immagine è stata ben diversa Ma da questo a dire che non c'è stato un molo ce ne corre. Si possono dare consigli, accondiscendere o no...». |u. b.| Mario Sarcinelli

Persone citate: Agnelli, Dottor Sarchielli, Mario Sarchielli, Mario Sarcinelli, Sarcinelli

Luoghi citati: Europa, Italia