Dalla Hata in blocco alla Ducati

Dalla Hata in blocco alla Ducati Cinquanta operai Dalla Hata in blocco alla Ducati MODENA NOSTRO SERVIZIO Tutti contenti, anche senza i preservativi. Si sta chiudendo con un respiro di sollievo, per i circa 50 operai della Hatù Ico, che ancora non hanno trovato una nuova occupazione, la vicenda relativa alla dismissione dello stabilimento di Casalecchio di Reno. La Lig, multinazionale britannica, da tempo ha pensato bene di sospendere la produzione dei preservativi. Gli operai negli scorsi mesi avevano manifestato invano: dall'Inghilterra nessun ripensamento. Ora, però, è sbucato Guidalberto Guidi, con la sua Ducati Energia. L'imprenditore bolognese, ieri mattina, al convegno modenese di Confindustria, ha confermato che l'accordo è veramente vicino: «Esiste un preciso impegno, da ogni parte: la Lig, la Confindustria bolognese (presieduta dall'ine. Volta, Ndr), il sindacato e gli stessi lavoratori sono ormai d'accordo». Tra breve, insomma, sarà messo nero su bianco. Gli stessi operai sembrano accettare volentieri questa riconversione dello stabilimento di Casalecchio. Chissà, forse anche loro si erano stancati di maneggiare profilattici e preferiscono la componentistica elettronica o elettromeccanica, alla quale presto saranno addetti, grazie alla Ducati Energia. «Sono mollo lieto di accogliere in azienda gente di esperienza, reduce da un'impresa di grande tradizione», li encomia solennemente lo stesso Guidi. L'operazione gli costerà 5-6 miliardi, ma pare che davvero ne valga la pena. «Anche grazie a questa nuova forza lavoro conclude Guidi -, cercheremo di costituire un nuovo polo di componentistica. Un'operazione importante, che era giusto perseguire». Resta soltanto un pizzico di nostalgia per quei profilattici di marca, che a Bologna non si produrranno più. Silvia Giliola

Persone citate: Guidalberto Guidi, Guidi, Hata, Silvia Giliola

Luoghi citati: Bologna, Casalecchio, Casalecchio Di Reno, Inghilterra, Modena