«Più poteri alla polizia» di Francesco Grignetti

«Più poteri alla polizia» «Più poteri alla polizia» Violante appoggia il pacchetto criminalità ROMA. Non si allentano le tensioni sul pacchetto-sicurezza proposto dal governo. Oltre la destra, anche ampi settori di sinistra promettono battaglia. Ma il ministro dell'Interno, Rosa Russo Jervolino, precisa: «Il governo non modificherà nulla. Il provvedimento è stato varato dopo una lunga discussione alla quale ha preso parte anche un ministro dei Verdi». Dal presidente dello Camera, Luciano Violante, intanto, arriva un sostanziale appoggio. Sia sull'u¬ so di soldati nelle strade, sia sugli spazi d'autonomia per gli investigatori, sia soprattutto sulla necessità di impedire le scarcerazioni immediate, Violante si dice d'accordo. Ed è polemico con chi propone la magistratura come unica istituzione affidabile dello Stato: «Se qualcuno non ha fiducia in alcune istituzioni e non si vuole delegare lo spazio di autonomia nelle indagini anche oltre le 48 ore, allora un migliaio di pm non bastano. Ce ne vorrebbero 260 mila. Uno per ogni agente di polizia». Il presidente della Camera fu il primo a proporre di dare maggiori spazi d'indagine alla polizia. «Il magistrato non ce la fa a svolgere indagini sulle molte centinaia di migliaia di fatti che si verificano in una città. Dobbiamo quindi tenere conto che o si estendono i poteri d'indagine della polizia oppure non ce la facciamo a garantire sicurezza. Se non riorganizziamo lo spazio d'indagine della polizia non riusciremo a garantire la sicurez- za». Anche il procuratore capo di Caltanissetta, Giovanni Tinebra, approva. Ma il dibattito acceso di questi giorni sulla sicurezza (o insicurezza) nelle città italiane ha punto sul vivo il ministro dell'Interno, che ha tenuto a precisare: «Non mi sentirei di presentare New York come un modello di sicurezza. Piuttosto è una fortuna che l'Italia sia ancora lontana dai livelli di criminalità raggiunti in città come New York o Marsiglia». Il ministro difende il progetto. «Si fa ogni sforzo possibile perche ci sia certezza dei processi e nell'applicazione della legge. E' prevista la custodia cautelare tutte le volte che c'è un arresto in flagrante, è previsto il processo per direttissima per furto in abitazione e scippo e la non applicazione della legge Simeone-Saraceni». E quel 95 per cento di reati senza colpevole? «Propino per questo è stato dato un maggiore spazio alla polizia giudiziaria Ma non possiamo e non vogliamo scardinare il sistema giuridico del nostro Stato: la polizia si terrà in contatto con la magistratura». Il progetto, pero, ha suscitato molti dubbi. 11 senatore Antonio Di Pietro e convinto a metà: «Questo pacchetto e solo un utile granello, ma non affronta alcuni problemi)'. Secondo l'ex ministro di Grazia e Giustizia, Mino Martinazzoli, «e un progetto più suggestivo che concreto». Per l'ex presidente della corte costituzionale, Antonio Baldassarre, «è insufficiente e tardivo. L'anniento delle pene, poi, non ha mai sortito grandi effetti». L'on. Anna Finocchiaro, Ds, presidente della commissione Giustizia, non condivide la facoltà al ministero dell'Interno di utilizzare i soldati: «Ma lasciamo che per dieci giorni ferva il dibattito tra le diverse posizioni. Poi, con inente fresca, in Parlamento troveremo un punto di mediazione alto e trasparente». Contrarissimi, invece, gli avvocati dell'Unione camere penali. E i Verdi Luigi Saraceni «Quel progetto, cosi com'è, non passera mai in Parlamento». Paolo Cento: «Il governo sta aprendo una crisi ili maggioranza». Maurizio Pienoni: «L'inasprimento delle pene per i reati minori non ha efficacia nella lotta al crimine e arriva dopo che ne e stata approvata in Parlamento la depenalizzazione». Giuliano Pis.ipia, ex Rifondazione; «Se la persona non è iscritta al registro degli indagati, tutti gli atti d'indagine compiuti sono nulli in tribunale! Francesco Grignetti

Luoghi citati: Caltanissetta, Italia, Marsiglia, New York, Roma