Le rondini non fanno più primavera di Raffaello Masci

Le rondini non fanno più primavera Allarme degli ecologisti: sono un indicatore della qualità ambientale Le rondini non fanno più primavera Ipesticidi ne hanno uccise il 40% in vent'anni ROMA. Non date retta ai proverbi che indicano per la festa di san Benedetto (oggi) l'arrivo delle rondini «sotto il tetto». Le rondini non arriveranno più, per il semplice fatto che sono morte: il numero complessivo di questi uccelli simbolo della Primavera, si è ridotto del 40% - secondo una ricerca inglese - negli ultimi vent'anni. L'allarme viene dalla Lipu, Lega per la protezione degli uccelli, che oggi organizza manifestazioni in 100 piazze d'Italia. Abbiamo parlato con il suo presidente - Danilo Mainardi - che è anche il più illustre etologo italiano. Professore, che succede? «Succede che le rondini e tutti gli altri uccelli insettivori, dalle cincie al pettirosso, stanno scomparendo in Europa (ma anche in Africa), perché non esistono più le condizioni ambientali adatte alla loro vita. Questo è un fatto grave in sé e lo è anche per la vita umana in quanto questi uccelli sono "indicatori biologici" della qualità dell'ambiente». In sostanza, dove non ci sono più rondini anche l'uomo se la passa male? «Se la passa malissimo, perché il principale responsabile della scomparsa delle rondini sono i pesticidi in agricoltura. Se per le rondini questo significa la soppressione chimica degli insetti che sono il loro cibo, per gli uomini significa produzione di cibi inquinati e nocivi». Che bisogna fare? «Bisogna cambiare il modo di fare agricoltura e allevamento e anche la gestione del territorio. Quindi no ai pesticidi, che possono essere sostituiti da una lotta biologica ai parassiti. Poi bisogna rispettare le aree umide - le paludi, i boschi, le siepi - che sono luoghi di riproduzione degli insetti, i quali hanno una loro specifica funzione nella vita biologica, oltre che costituire l'alimento degli insettivori. Non è una battaglia romantica in difesa delle rondini, ma è per le rondini e la qualità della vita umana insieme». Professore, cambiare l'agricoltura non è uno scherzo. «I nostri interlocutori, sia tra le associazioni degli agricoltori sia tra gli amministratori - da quelli locali a quelli europei - non sono in genere degli ottusi. Ci si sta rendendo conto che l'agricoltura così com'è non soddisfa più gli standard di qualità e di salute che la gente richiede. Quindi si va verso una agricoltura più compatibile con l'ambiente. Ma è comunque una battaglia lunga e globale: ciò che è relativamente facile da far capire in Europa, non lo è altrettanto in Africa, luogo di rifugio invernale delle rondini». Che cosa può fare il singolo cittadino? «Intanto può rispettare il territorio in cui vive e fare pressione sugli amministratori. Poi può non distruggere i nidi e restaurare i tetti con materiali sani e naturali. Può infine partecipare alle iniziative della Lipu. Il telefono della Lipu è 0521 -273043, fax 0521 -273419». Raffaello Masci

Persone citate: Danilo Mainardi

Luoghi citati: Africa, Europa, Italia, Roma