La galassia sotto tiro

La galassia sotto tiro La galassia sotto tiro Assicurazioni, energia, credito ma anche moda ed editoria MILANO. Ma Mediobanca è ancora così importante? A scorrere l'elenco delle partecipazioni sotto il cappello della banca d'affari, fino a poco tempo fa in pratica l'unica banca d'affari italiana, vien da rispondere di sì. Ma, in tempi di Opa, i pacchetti custoditi nel forziere di via Filodrammatici «pesano» di meno che in passato, per quel che riguarda il controllo delle società. Ormai, come insegna la vicenda Snia, il marchio di Mediobanca non riesce più a scoraggiare gli scalatori. E' facile prevedere che, pur di evitare brutte sorprese, gli azionisti di maggioranza dovranno rafforzare le proprie posizioni fino alla maggioranza assoluta o quasi. Attenzione, però: quei pacchetti tbb ril potrebbero risultare decisivi, una volta tramontato l'attuale assetto della banca, per i destini del controllo di buona parte dell'industria e della finanza italiana. ASSICURAZIONI. Innanzitutto, nel forziere di via Filodrammatici c'è mia quota pari all'I 1% delle Genera all'I 1% delle Generali, il più importante tra i soci del Leone di Trieste, che per decenni sono state la vera leva finanziaria del potere di Mediobanca. Anche perche, accanto al primato diretto sulla compagnia triestina, Mediobanca ha abbinato il controllo della Fondiaria, attraverso la Compari, e l'egemonia sul gruppo Ligresti, con ricadute* immediate sulla Sai. MMUL Mediobanca è il primo azionista della holding di Foro Buonaparte, una delle prime a risentire, in Borsa, delle attese attorno alla banca. In queste settimane, infatti, i titoli della società hanno registrato guadagni che sfiorano il 20% sull'onda di volumi sempre crescenti. Nei forzieri di Compart, del resto, ci sono partecipazioni ragguardevoli, tra cui spicca l'Eridania-Béghin Say, una delle poche multinazionali italiane. Il 34% circa di Montedison, innanzitutto, da cui dipende a sua volta il 63% della Edison, il principale produttore di energia privato italiano, impegnato nella creazione di un polo, assieme alle municipalizzate, per sfruttare le opportunità della liberalizzazione elettrica. Accanto alla Edison, del resto, figurano alta; partecipazioni di rilievo nell'industria dell'energia. A partire dal gruppo Falck, in cui Mediobanca ha una quota, poco più del 6%, decisiva por respingere gli assalti della bresciana Tassare. Ma non va trascurata l'alleanza con Giampiero Pesenti, altro grande produttore di energia. Mediobanca possiede, infatti, l'8% del capitali! Italmobiliare. MODA ED EDITORIA, In Mediobanca figura un pacchetto strategico di titoli Gemina (13%) e di Hdp, la holding da cui dipende, tra l'altro, il Corriere della Sera oltre a Fila e Gft. Anche su Hdp. sussurra pil tam tam di Borsa, è già partita un'azione di rastrellamento dei titoli. PI SEUL Marco Tronchetti Provera ha allentato il legame tradizionale tra la multinazionale milanese e Mediobanca, stringendo accordi con la Edizione Holding della famiglia Benetton e la Fondazione Caripio. Ma nei forzieri di Mediobanca figura comunque una quota di grande rilievo, quasi il 9%, del capitale della Pirelli e C. che potrebbe risultare strategico in occasione del riassetto del gruppo. FIAT. La banca d'affari non fa più parte del patto di sindacato (scaduto e non rinnovato a fine '98) ma dispone comunque di una quota considerevole, il 2,72%, della società torinese. [u. b.) Oltre a Generali ci sono pacchetti di Fondiaria, Falck Compart, Pirelli Pesenti e Fiat

Persone citate: Benetton, Buonaparte, Giampiero Pesenti, Marco Tronchetti Provera

Luoghi citati: Milano, Trieste