Continuiamo a mangiare troppi grassi
Continuiamo a mangiare troppi grassi DIETETICA Continuiamo a mangiare troppi grassi NEI Paesi dell'Occidente industrializzato (Italia compresa), il consumo di grassi è superiore al reale fabbisogno. Conseguenze: obesità, colesterolo alto, malattie cardiovascolari. Le quantità raccomandate di lipidi per l'adulto dovrebbero essere pari al 25% delle calorie totali giornaliere: in Italia la percentuale stimata sale al 32%. La restrizione dei lipidi non deve però essere indiscriminata, per non esporre l'organismo ad ulteriori guai. Ci sono infatti dei lipidi indispensabili all'organismo umano che ricerche attuali hanno ulteriormente valorizzato. Già si sapeva dell'esistenza di acidi grassi (definiti essenziali) che l'organismo non riesce a sintetizzare e che bisogna introdurre con l'alimentazione: acido alfa-linolenico e acido linoleico, chiamati anche Pufa (Poliunsatured Fatty Acids), presenti nell'olio di semi e di oliva.Dall'acido alfa-linolenico l'organismo umano ricava altri acidi grassi chiamati «di derivazione» e precisamente: EPA (acido eicosapentaenoico) e DHA (acido docosaesaenoico), noti anche come Omega-3 LCP, a causa della loro struttura molecolare. Dall'acido linoleico l'organismo umano ricava l'acido arachidonico (AA) e l'acido gamma-linolenico (GLA) noti come Omega-6 LCP. Per ottenere questi acidi grassi «di derivazione» (utilissimi perché sono precursori di prostaglandine dall' effetto antitrombotico e antiipertensivo) è necessario che l'organismo possegga un enzina: delta 6 desaturasi.Se questo enzina è carente (diminuisce dopo i 35 anni o con diete squilibrate) è necessario mangiare cibi che contengono questi acidi grassi «di derivazione», in particolare gli Omega-3 LCP: .cioè pesci grassi come sgombro, aringa, salmone, sardina. Recenti studi hanno dimostrato che gli acidi grassi Omega-3 LCP sono indispensabili per il normale sviluppo del cervello e della retina, e che la crescita fetale richiede una elevata presenza di questi acidi. Nei bambini prematuri le riserve di Omega-3 LCP sono inadeguate allo sviluppo del sistema vascolare e di quello cerebrale, per cui sono raccomandati latti artificiali arricchiti. La donna in gravidanza accumula progressivamente gli acidi grassi Omega-3 LCP per cederli nel corso dell'allattamento, per cui è necessario garantirne la presenza in questo particolare periodo della vita. Futuri studi permetteranno di chiarire il ruolo degli Omega-3 LCP. Oggi si ritiene che lo 0,5% delle calorie totali sia sufficiente a mantenere l'integrità metabolica: equivale a 2-3 porzioni settimanali di pesci ad alto contenuto di grassi. Renzo Pellati
Persone citate: Fatty, Renzo Pellati
Luoghi citati: Italia
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