IL BORGHESE DI VENTURA DIVENTA TELEMATICO di Sergio Pent

IL BORGHESE DI VENTURA DIVENTA TELEMATICO IL BORGHESE DI VENTURA DIVENTA TELEMATICO LI eroi di Sebestiano Nata sono i prototipi della borghesia telematica destinata a brindare in prima linea allo scoccare del Giubileo: pragmaticamente incasellati nella produttività tecnologica deU'ultim'ora, armati di carte di credito polivalenti, accessoriati a percorrere le loro frenetiche giornate risparmiando energie da sfiatare in un ideale, sempre più illusorio tempo libero... La vocazione alla vita da single già traspariva prepotente nel romanzo d'esordio, // dipendente, assai più cattivo e sfacciato di questo secondo lavoro, con un protagonista negato alla simpatia, ma proprio per questo realistico, credibile, detestabile. C'è più umanità - e più dolore privato - in questo nuovo romanzo, anche se i presupposti esistenziali non variano, come se la scelta dell'autore fosse quella di dar vita ad un ideale LA RESISTENZA DEL NUOTATORE Sebastiano Nata Feltrinelli pp 154 L 23.000 affresco popolar-produttivo dei nostri anni: dai muratori di Pratolini agli operai di Volponi, Arpino, Ottieri e Balestrini, siamo approdati al mediatore del potere d'acquisto, che stipula affari internazionali allo scopo di vender carte di credito. Fatte le debite proporzioni, abbiamo di fronte un'evoluzione epocale del borghese di ventura, destinato a lasciar segni negli anni furiosi della propria voglia di emergere, per poi cercare con calma la panchina più soleggiata ai giardini o un monolocale con vista d'addio su qualche brandello inquinato del mare nostrum. Perché è davvero triste, nella sua ruvida analisi psico-sociale, questo racconto che sfuma in ua paio di decisivi anni della vita di Matteo Fineschi, single rampante diviso tra benessere impiegatizio e distensive attività natatorie in piscina. Ma quai. .'o il destino ti prende di mira anche i programmi telematici vanno in tilt; le vasche percorse con energia da Matteo sono il simbolo del suo successo esistenziale: niente vincoli, niente vita intellettuale, ma liei soldini e fredda pianificazione di un futuro senza intoppi. Il legame ambiguo con la sorella Alessandra costituisce una pecca affettiva nell'integrità quasi granitica del protagonista, ma è una sorta di gioco psicologico necessario a giustificare altri tipi ih' assenza. Quella paterna, ad esempio, di un padre forte e autoritario che di colpo urla la sua esistenza quando l'età lo riduce a una larva pietosa e senza risorse. Allora la vita reale prende possesso delle ambiziose velleità di Matteo, che si trova a fare i conti con il declino del genitore, sempre più assillante e bisognoso d'aiuto. Alessandra bada soprattutto al figlioletto Nicola - di padre ignoto, almeno fino a metà libro - e alle sue incasinate storie d'amore, mentre Matteo vaga tra ufficio, piscina e casa paterna vedendo restringere di giorno in giorno il tempo dei suoi sogni disimpegnati. L'incontro con la sensuale Lunaria inette in gioco anche i sentimenti, e da una stagione all'altra si fa presto a trovarsi invischiati nella piu comune dello prigioni: la normalità. Col suo morbo senile devastante, il padre mette Matteo di fronte ad un travaso di responsabilità generazionali ineludibili: ad un certo punto è la vita che prende il sopravvento sulle ambizioni, e prima ancora di poterci ribellare ci accorgiamo che il compito più arduo del futuro sarà quello di restare in piedi controvento. Matteo e Lunaria mettono al mondo due gemelle - Monica e Delfina - mentre il faticoso legame ili Matteo col pache si è tramutato lentamente in un naturale scambio di ruoli, col figlio che accompagna il genitore nei vicoli di una nuova infazia, con dolore ma anche con l'alito di affetti finora sconosciuti. Il passaggio di consegne, l'impatto generazionale, avvengono attraverso l'analisi tardiva di un rapporto che è stato troppo ufficiale per poter garantire un naturale processo di conoscenza. Così, almeno ci piace leggere, la moraviana incomunicabilità di ieri diventa un richiamo alla realtà per la nostra penultima generazione, che forse se ne sta gelidamente distaccando via Internet. E in questa faticosa realtà semplicemente umana - per il nuotatore le bracciate diventano sempre più pesanti, le vasche sempre più lunghe. Sergio Pent LA RESISTENZA DEL NUOTATORE Sebastiano Nata Feltrinelli pp 154 L 23.000

Persone citate: Arpino, Balestrini, Fineschi, Ottieri, Pratolini, Sebastiano Nata, Volponi