EUROPA: L'ITALIA VA «IN RETE » NEL CAMPIONATO DELLA LETTERATURA di Luciana Castellina

EUROPA: L'ITALIA VA «IN RETE » NEL CAMPIONATO DELLA LETTERATURA EUROPA: L'ITALIA VA «IN RETE » NEL CAMPIONATO DELLA LETTERATURA SE fosse proprio l'Italia a costituire la prima rete europea per il libro, la lettura e la traduzione, sarebbe una bella sfida. Per un Paese in cui secondo i sondaggi il 60% dei suoi abitanti dopo gli 11 anni non legge neanche un libro l'anno, diventare i capofila dei progetti per allargare il pubblico dei lettori in Europa può apparire un'impresa tanto ardua quanto audace. Lanciata attraverso il convegno Vers la création d'un réseau européeri du livre, de la lecture et de la traduction che si svolgerà il 19 e 20 marzo alla Maison de l'Europe di Parigi ò sostenuta dal Premio Grinzane Cavour. Obiettivi in linea con gli orientamenti di Cultura 2000, il programma dell'Unione Europea in via di approvazione in cui è previsto un budget più cospicuo da destinare soprattutto ad azioni cosiddette «maggiori». L'assegnazione di fondi dovrebbe cioè privilegiare i progetti ad ampio raggio che interessino non più due, tre partner fra Stati membri e Paesi terzi, come avveniva per esempio per Arianna e Caleidoscopio, ma «reti strutturate di cooperazione», ovvero cordate transnazionali di associazioni, enti, istituzioni, professionisti dei vari settori culturali. Superato il sistema del finanziamento a pioggia per piccoli progetti il cui partnerariato troppo spesso si Sai.vi) MCARLO RE «LA RIVOLUZDEL SOCCON SCRITTI E D1999, 268 pXSoctalumI ,i rilettimi 111 rS'irl(ìì'"sull'esame ilceji inediti "ililìcuTiiitcrprefu/ionc poTEL. 055.6530684 OLSCHKFAX 6530 risolveva in uno scambio più di forma che di sostanza e in una scarsa ricaduta europea, pur restando le «azioni specifiche di ampiezza minore», destinate a «valorizzare la creatività e l'innovazione», è chiaro che gli stanziamenti maggiori andranno a quelle azioni capaci di realizzare manifestazioni più omogenee, più visibili e frutto di una collaborazione effettiva e allargata, dovuta cioè ad «accordi di cooperazione» che solo una «rete» può assicurare. Nel giro di qualche mese, a Bruxelles verrà riconosciuto lo statuto di rete a organizzazioni che, di fatto, già operano nella direzione di Cultura 2000 e qualche Stato membro non avrà difficoltà a presentarsi all'appuntamento come promotore di reti già attive. La Francia può infatti vantare due reti avviate per teatro e musica, e una inceri per l'arte su cui, come performing art, sta lavorando anche il Portogallo, mentre Inghilterra e Belgio si sono orientate verso musica popolare e opera. Con tempestività, prima che altri Paese si accaparrino il campo di letteratura e lettura, il Grinzane ha dunque pensato bene di presentare la nosUa candidatura. Che la proposta abbia successo, non sembrano esserci dubbi. Oltre all'esperienza, il Grinzane puù contare su tutta l'energia e perché no, la protervia di quel «cacciatore di fondi» del suo presidente Giuliano Soria, professore universitario specialista di letteratura latino-americana, nonché vicesegretario generale dell'Unione Latina. Riuscirà sicuramente a racimolare i 500 mila ecu necessari a far decollare una rete. E convincerà Bruxelles sfoderando le inchieste sulla lettura, i convegni, il collegio di traduttori e la scuola europea per giovani registi teatrali che fanno capo al Grinzane. Ora, riunire proprio nella parigina «Casa dell'Europa» alcuni importanti addetti ai lavori di tutti gli Stati membri - manca solo l'Austria - non è la prova che l'Italia è promotrice di una cooperazione già inatto? Ma c'è di più. Ad aprire il convegno, come per una legittimazione, saranno Gianfranco Facco Bonetti, il professor Sicilia e la dottoressa Varese, che dirigono rispettivamente l'Ufficio Relazioni Culturali della Farnesina, l'Ufficio Centrale per i Beni Librari e l'Editoria del ministero dei Beni Culturali e l'Unità d'azione culturale della DGX della Commissione europea. E se la presenza di un suo rappresentante ribadisce l'interesse dell'Unesco per il centro di traduzione che dovrebbe sorgere in Piemonte, sempre in ambito Grinzane, la partecipazione di parlamentari europei come Luciana Castellina e Corrado Augias suona come un impegno. Al dibattito che seguirà, interverranno esperti di letteratura ed editoria come Guido Davico Bonino oltre a giornalisti di cultura italiani e stranieri, da Paolo Mauri a Philippe-Jean Catinschi di Le Monde. Tutto ad alto livello. Piuttosto viene un dubbio. La futura «rete» sarà tutta made in Piemonte e accentratrice o lascerà anche ad altre iniziative di ambito europeo? Paola Decina Lombardi Luciana Castellina (nella foto) aprirà il convegno a Parigi con Corrado Augias. Al dibattito interverranno anche Guido Davico Bonino, Paolo Mauri e Philippe-Jean Catinschi