Espulse in 7 a peso d'oro

Espulse in 7 a peso d'oro Verrayes, costi proibitivi delle «retate» per carenza di strutture Espulse in 7 a peso d'oro Trenta milioni per rimpatriare le «lucciole» AOSTA. Trenta milioni, a carico dei contribuenti italiani, per rimpatriare 7 prostitute nigeriane. E questo senza considerare i costi dei biglietti aerei Italia-Nigeria. E' il prezzo da pagare per le operazioni antiprostituzione, in Valle d'Aosta come nel resto d'Italia. Un prezzo che non dipende da polizia e carabinieri e nemmeno, almeno per una volta, dalle leggi. E' l'organizzazione all'italiana, cioè l'impossibilità di applicare le norme in vigore. Bisogna espatriare i clandestini? Mancano i centri di accoglienza. Se ne sono accorti i carabinieri di St-Vincent e gli agenti dell'Ufficio stranieri della questura di Aosta, che ieri erano ancora in viaggio di ritorno da Brindisi, dove hanno trovato l'unico centro di accoglienza d'Italia disponibile ad accogliere le 7 prostitute nigeriane fermate quattro giorni fa sulla statale 26, a Verrayes, e destinate ad essere espulse dall'Italia perché «clandestine». Tra l'operazione sul territorio I cellulari dei carabinieri con le 7 prostitute all'uscita della questura Le donne sono uscite dalla caserma dei carabinieri di StVincent a mezzogiorno di mercoledì, sono state trasferite in questura e da li, alle 17, sono partite alla volta di Brindisi. Totale delle spese, tra viaggio, trasferte e straordinari del personale;: 4 milioni per ogni prostituta, [s. ser.) valdostano e la trasferta in Puglia, sono stati impegnati 20 carabinieri e almeno 5 agenti di polizia. Sette militari e quattro agenti hanno poi dovuto accompagnare, su due furgoni «Ducato» e una Marea, le 7 prostitute a Brindisi perché le altre strutture del Nord Italia erano stracolme.