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INNI INNI PARIGI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Il «cavaliere bianco», che fateci cercava da mesi per opporsi al raider Bernard Arnault, ha infine un nome: Francois l'i nault, Le sue armi? Cinquemila miliardi che inietta nella (Jucci, conquistandone il 40%. Ma Domenico De Sole non ha nulla da temere. Rimarrà sulla tolda del marchio ormai italo-francese, come peraltro lo stilista Tom Ford, cui Cucci deve una bella ripresa per immagine e successo commerciaIiì. Matrimonio consensuale, in somma, dove interesse non esclude passione. Lanciandosi nella moda, il vulcanico finanziere transalpino vuol fare di Cucci la sua nave ammiraglia. Ma saia in buona compagnia: monsieur Pinault ne approfitta per comprarsi il gruppo Ysl. Yves Saint-Laurent accoglie con sollievo l'iniziativa. E il suo amico, socio nonché sponsor finanziario - Pierre Bergé se ne rallegra pubblicamente. Un venerdì nero in somma per Arnault, che Parigi battezza volentieri «il papa del Lusso». Da ieri, lo fronteggia l'inatteso antipapa Francois 1. Che a parole nega di voler entrare in collisione totale (i due si conoscono da tempo, complici affari in comune), ma la smentita non può cancellare l'evidenza: allo scontro sull'asse ParigiMilano-Firenze, si direbbe subentri una guerra franco-francese. Dopo le banche, la moda. E se Artémis (il gruppo Pinault) lancia sul tavolo un pacco di miliardi, in poche ore Lvmh ribatte con mezzi doviziosi. Nel pomeriggio, Bernard Arnault contrattaccherà annunciando l'opa su (Jucci al 100 percento. Ne ignoriamo l'ammontare. Ma per essere concorrenziale, richiederà un esborso monstre. Lui che voleva introdursi con il minimo indispensabile se non surrettiziamente - nel sancta sanctorum Cucci, rischia grosso, lì all'incertezza economica possiamo aggiungere quella d'una battaglia giudiziaria complessa e tuttora in corso. Non poteva, Bernard Ar- MERCATI Da Tokyo (+4,2%) a Francoforte (+1,71) un susseguirsi di segni positivi. Il Dow Jones sopra quota 10.000, poi scende

Luoghi citati: Firenze, Francoforte, Parigi, Tokyo