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Concept-car, spunti per il Duemila Concept-car, spunti per il Duemila Ammiraglie, sportive e un pick-up per sbalordire GINEVRA. Nello scenario di un'auto di serie sempre più tecnologica e futuribile anche questa edizione n. 69 del Salone di Ginevra non ha mancato l'appuntamento con lo show nello show offerto dalle concept-car. Di quanto proposto nel settore dei multispazio e monovolume si è già parlato. Prendiamo in esame, allora, le principali iniziative nel campo di berline, sportive e city-car. Primo tema, l'ammiraglia che sarà. A trattarlo sono Giugiaro, con la imponente quanto affascinante Bugatti EB 218, versione 4 porte di un filone di ricerca nell'alto di gamma centrato sullo storico marchio francese ed ormai vicino alla concretezza della serie. Tra le molte peculiarità della vettura, l'impeccabile esecuzione e la motorizzazione con l'imponente W18 di 18 cilindri realizzato dalla Volkswagen. Altra proposta nello stand Citroen, con la slanciata e lineare C6 Lignage: carrozzeria 2 volumi lunga 4,92 metri, larga 1,89, alta 1,44, con passo di ben 3 metri, è l'interpretazione di una possibile ammiraglia del Duemila. Nessun programma produttivo, per ora, sottolineano i responsabili della Casa francese, ma la vetrina del Salone costituirà una sorta di mega-clinic test per scelte future. Tra i carrozzieri, oltre a Pininfarina con la splendida Ferrari 360 Modena e il fuoristrada compatto Mitsubishi Pajero Pinin, la Bella di Bertone e la One di IDEA, ecco l'agile Zuma di Zagato, coupé 2 porte 2 + 2 posti su meccanica VW Golf/Audi A3 motorizzata TDI. Nel settore, ricchissimo, delle concept sportive, ecco la sorprendente Bentley Project Hunaudières e, soprattutto, l'agile spiderino Speedster, sviluppato in collaborazione con la Lotus Engineering: pianale di derivazione Elise (meno di 800 kg di peso, lunghezza 3,29 m, altezza 1,71) e motore Opel Ecotec in alluminio di 2.2 litri, 147 CV di potenza per meno di 6 secondi da 0 a 100 kmh e quasi 220 kmh di velocità (valori stimati). Dalla Seat ecco la cattivissima Formula, spider a due posti secchi con carrozzeria in materiali compositi, 3,94 metri di lunghezza e 900 kg di peso. Come ormai consuetudine nell'ambito delle Marche del Gruppo Volkswagen, il feeling di famiglia traspare evidente, con richiami al look della ammiratissima Audi TT, nel profilo e nei passaruota tondi non meno che nella definizione tecnologica degli allestimenti interni. Le affinità finiscono però qui, dal momento che la Formula adotta meccanica a motore centrale e trazione posteriore: motore 2 litri turbo, 4 cilindri/20 valvole, 240 CV di potenza, 4,8 s da 0 a 100 kmh, velocità 235 kmh; il cambio è uno Sportronic sequenziale a 6 rapporti con comando a leva e al volante. A grintose proposte ultrasportive allestite su un po' tutti i suoi modelli, la Ford affianca la graziosa Thlnk (sì, proprio con il punto esclamativo al posto della lettera i), city-car a trazione elettrica: se tutto andrà secondo i piani, verrà commercializzata entro l'anno, prima in Scandinavia, quindi su mercati europei attualmente in via di definizione e successivamente anche negli Usa. Molto promettenti le caratteristiche dichiarate: batterie leggere al nickelcadmio con vita utile decennale, ricarica rapida in 30 minuti (anche utilizzando una comune presa elettrica), 100 km di autonomia e una velocità di punta di 90 kmh. Voglia di concept, infine, anche sullo stand Peugeot, con la slanciata carrozzeria coupé su base 306, realizzata, sottolineano i responsabili della Casa, «per enfatizzare l'adozione su questo modello della motorizzazione HDi, turbodiesel 2 litri/90 CV con alimentazione ad iniezione diretta common-rail». Nessuno sbocco commerciale, dunque, salvo ripensamenti... E, infine, una «esagerazione», come fa ormai da qualche anno a questa parte, della società svizzera Reenspeed. Un gigantesco pick-up, chiamato X-Dream: basato su un telaio allungato del fuoristrada Mercedes Classe M e mosso da un V8 di 5.5 litri e 347 Cv, è una sorta di veicolo cargo, che può trasportare persino un piccolo hovercraft. Raffaele Sanguinei!