«Gruppi pericolosi»

«Gruppi pericolosi» «Gruppi pericolosi» Satanisti caserecci solo in apparenza, ma spesso «convinti e pericolosi», osserva Giuseppe Ferrari, segretario del Gris, il Gruppo di ricerca e di informazione sulle sette. Quali sono le caratteristiche di questo fanatismo? «Ha presa sul mondo giovanile, come dimostra l'età dei ragazzi denunciati, e si alimenta dalla contestazione alla società civile, alle istituzioni, alle religioni, alla Chiesa». Quanto è organizzato? «Resta poco organizzato, direi estemporaneo». Allora, ciascun gruppo si crea i propri riti in casa? «C'è un filo rosso che li lega ed è la raccolta delle informazioni: Internet, prima di tutto, e poi alcune librerie specializzate su temi magici e occultistici. Anche i gruppi più strutturati sono nati cosi». Quali, per esempio? «Il più famoso resta quello dei Bambini di Satana. Un altro è stato la Chiosa luciferiana di Efrem del Gatto». A dispetto dei loro limiti, riescono a fare proseliti? «11 fatto di non avere una vera gerarchia fa si che sia difficile imporsi sul "mercato" delle sette, ma nonostante tutto le richieste ci sono. C'è chi si avvicina perché ha bisogno di sei-vizi di tipo magico o per curiosità. Basta pensare che i Bambini di Satana hanno avuto almeno 500 contatti» [g. bec.) Lo studioso: «Internet è uno dei loro canali»

Persone citate: Giuseppe Ferrari, Gris