Tredici uccisi dai tulipani assassini

Tredici uccisi dai tulipani assassini Duecento visitatori contagiati dalla legionella a una mostra floreale in Olanda Tredici uccisi dai tulipani assassini L'esposizione vista da 85- 000persone Appelli in tv per avvertire del pericolo BRUXELLES DAL NOSTRO CORRISPONDENTE La Mostra Assassina accoglie li; sui; vittime con i colorì forti dei gladioli <: dei tulipani. Li porta a spasso tra i padiglioni coperti, in mezzo alle piante innaffiate da zampilli d'acqua. Li congeda con i loro sacchetti pieni di bulbi e una nuova zappa sotto il braccio. Poi, dopo qualche giorno, i visitatori accusano disturbi che i medici classificano all'inizio come banale influenza. li infine, come in un film dcll'ororre di serie B, cominciano a morire uno dopo l'altro. Senza tregua e lino a un certo punto - senza spiegazioni. «Sospettiamo die tino a mercoledì sera 200 persone abbiano contratto il "morbo del Legionario" o Legionella conferma adesso Richard Lansee, del ministero della Sanità olandese - anzi, sappaiamo di certo die 45 di loro hanno questa malattia. Tredici sono già morti, cinque sicuramente a causa del morbo, per gli altri otto le analisi sono in corso». Ma a poco servono le analisi, adesso die si e scoperto die cosa accomuna le vittime della Legionella: lutti, i morti come i inalati, avevano un biglietto per la «West. Frieso Flora», una grande esposizione (ìi piante e fiori die ha aperto i battenti il 10 febbraio scorso <; li ha chiusi il 28, Quei dieci giorni sono bastati perchè tra i padiglioni della mostra di Bovenkarspcl, cittadina della Frisia ocidcntale, passassero 85.000 persone. Oltantacinqucinibì potenziali candidati a una malattia die se non riconosciuta in tempo come e successo - uccide senza pietà. 'l'ulti e tredici i morti banno avuto j;li stessi sintomi: febbre, mal di gola, poi un'infezione polmonare e infine il coma. Cosi le autorità olandesi, appena venerdì scorso hanno avuto al certezza di un collegamento tra l'epidemia e la mostra, hanno lancialo un allarme senza precedenti ned Paese. Giornali e tv pubblicano un appello: chiunque abbia visitato l'esposizione floreale e adesso si senta poco bene deve avvisare subito il suo medico, avvertendolo anche di quella visita a prima vista trascurabile, li' stata aperta anche una linea telefonica di emergenza: da venerdì a mercoledì hanno chiamato in piii di cinquemila. «Sono choccato - dice il ministro della Sanità Els Borst -, faremo il possibile perché una cosa del genere non si verifichi inai più». Ter evitare il rischio di nuovi contagi bisognerà però capire dove si nascondeva il batterio assassino. Che cosa ha contaminato i 200 - ma potrebbero essere molti di più - die adesso sono in un letto d'ospedale o all'obitorio? «Non lo sappiamo ancora - ammettono al ministero della Sanità -, stiamo controllando tutto l'impianto ma le nostre indagini non sono ancora finite». Il morbo del Legionario - che si chiama cosi proprio perche fu scoperto per la prima volta in seguito a una seriedi morti dopo un congresso del l'American Legion a Philadelfia, nel 1976 - si trasmette attraverso l'acqua, acqua nebulizzata di preferenza, ni solito responsabili del contagio sono gli impianti di condizionamento o più banalmente una doccia, ma a una esposizione floreale la lista di possibilità è infinita, (ili organizzatori (durano di aver usato acqua fredda per l'irrigazione, e sotto i 20 ijradi il batterio della Legionella dovrebbe morire. Ma la stessa sicurezza non c'è per i tanti espositori della mostra. Oualc stand, quale fontana, quale zampillo d'acqua destinato a innaffiare le piante, è responsabile del contagio? Impossibile trovarlo rapidamente, impossibile scoprire quale sia stata la stessa fermata, lo stesso gesto che tutti i duecento hanno fatto. Ora il peggio potrebbe essere passato, visto che la malattia ha un periodo di incubazione tra i due e i dodici giorni e la mostra si è chiusa a fine febbraio. Ma l'Olanda, terrorizzata dal batterio che ha colpito a un appuntamento favorito da famiglie e pensionati, guarda (;ià con preocupazione a quello che doveva essere l'evento clou della stagione espositiva. Tra una settimana si apre infatti nella cittadina di Lisse la «Keukenhof», una grande mostra che quest'anno celebra il suo cinquantenario e sarà inaugurata dalla regina Beatrice. L'anno scorso era stata visitata da 850 mila persone, quest'anno rischia di essere solo un deserto fiorito. Francesco Manacorda Il morbo trasmesso attraverso l'acqua nebulizzata da uno degli impianti per irrigare i fiori Il ministro della Sanità: «Sono choccato, faremo il possibile perché non accada più» Uno dei padiglioni della «West Friese Flora- che ha aperto i battenti dal 19 al 28 febbraio a Bovenkarspcl, cittadina della Frisia occidentale

Persone citate: Beatrice, Borst, Francesco Manacorda, Friese Flora, Frisia

Luoghi citati: Bruxelles, Olanda, Philadelfia