Uccide moglie incinta e figlio e si ammazza di Cristiana Pumpo
Uccide moglie incinta e figlio e si ammazza Dramma a Pomezia Uccide moglie incinta e figlio e si ammazza POMEZIA.Ancora un omicidiosuicidio, ancora una famiglia annientata dalla psiche impazzita di un uomo, di un padre. L'altro ieri mattina Marco Cinti, 38 anni, ha cancellato con l'arma della lucida follia il suo mondo: ha ucciso la moglie trontaseienne, incinta di quattro mesi, o il suo figlioletto di dieci anni. Poi si è tolto la vita. Ha ucciso nella sua piccola e modesta casa di via Ugo La Malfa a Pomezia, popoloso braccio periferico romano. Ha ucciso quando i suoi familiari più cari stavano compiendo i consueti gesti che caratterizzano l'inizio di una qualunque giornata: Emanuele, il figlioletto, lo ha soffocato con un cuscino mentre stava indossando la sua tuta da ginnastica; da lì a podio decine di minuti doveva partecipare ad una gara sportiva. La moglie, Novella Pregolato, invoco, ora ancora in pigiama ed anche lei è stata soffocata con quello stesso cuscino Sono bastati pochi minuti e il folle gesto ora compiuto. A quel punto Marco Curti ha proso i corpi della sua piccola e ancora incompleta famiglia e li ha adagiati nei rispettivi letti, quasi un atto amorovole e di cura nei loro confronti. Tutto è avvenuto noi silenzio, senza alcun segno che racconti di una colluttazione, senza elio nessuno doi vicini del popoloso palazzo si sia accorto di qualcosa. Li hanno trovati i carabinieri e i Vigili doi Fuoco di Pomezia, avvertiti ieri mattina dal padre di Curti elio ha dato l'allarme. Il genitore aveva tentato di parlare con il figlio e la sua famiglia più volte, ma da duo giorni nessuno rispondeva allo suo telefonate. E ieri mattina la macabra scopetta. Per la sua tino, invoco, Cinti ha scolto conio lotto di morto la vasca da bagno; lo hanno trovato sommorso dall'acqua, ucciso da una massiccia doso di Laroxil, un medicinale proscritto a chi soffre di crisi depressive, dopo che già aveva tentato di tagliarsi i polsi, Per Marco Curti la depressione ora una compagna che aveva accanto a sé da mollo tempo. «Da qualche mese - dicono i familiari -, ma noi oravamo tranquilli perché sapevamo elio era sotto controllo modico, nessuno avrebbe mai immaginato che avrebbe potuto uccidere la moglie e il figlio e poi suicidarsi. A loro ora molto legato». Una vita normale, Marco era impiegato in una ditta meccanica di Roma o Novella lavorava conio donna dello pulizie in alcuno caso della zona; una vita normale che avuto una virata improvvisa da quando Marco si ora ammalato. «Di fronte a questi fatti non si possono trovare giustificazioni di soita - commenta lo p ichiatra Andrea Masini -, e il classico caso del depresso elio por anni cova un delirio senza mai far trapolare nulla, poi d'improvviso ammazza e si ammazza, facendo così sparire tutto il suo mondo». E così, avvolta nel silenzio, si è compiuta l'ennesima tragedia di follia familiari». Ora la parola passa alla magistratura e al modico legale che dovranno f< mire i particolari di routini, anelli la disperata follia di Man'o Curti ha già raccontato tutto. Cristiana Pumpo
Persone citate: Andrea Masini, Marco Curti
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