«Mìo zio ha ucciso il piccolo Riza»

«Mìo zio ha ucciso il piccolo Riza» L'uomo è accusato di omicidio premeditato e stupro. Scomparsi altri due minori slavi in Sicilia «Mìo zio ha ucciso il piccolo Riza» Trapani, il nipote incastra il pedofilo TRAPANI DAL NOSTRO INVIATO l'orse lo hanno preso, l'assassino di Riza Gradina, bimbo kosovaro di U anni Ma nessuno si sente la coscienza a posto. Un altro ragazzo slavo, ]Jii(lija Bejta, è scomparso dal 25 febbraio, da quando lo hanno visto chiedere l'elemosina a Licata. E un altro ancora sembra introvabile: Omar, lui pure kosovaro, abitante a Catania Cosi c'è paura perché si due che queste due sparizioni potrebbero essere la prova di un commercio di ragazzi, Per usarli come questuanti, perche da una giornata all'angolo di una strada dicono si ricavino 30-50 mila lire Ma se il posto è buono, non ha prezzo: c'è chi ha calcolato che può fruttare due, anche t re milioni al giorno, K poi, i campi d'impiego di questi ragazzi sono anche altri: furti su auto, <> in appartamento, pro¬ stituzione (femminile, ma anche maschile) lo spaccio minuto della droga. In mezzo a una nebulosa di dubbi, dunque, incertezze e interrogativi, ima cosa certa: Antonio Di Salvo, 35 anni, e accusato eh aver ucciso a bastonate Riza, trovato con la testa spaccata nel (lume Lonzi, dove l'acqua e già salata. La tessera fondamentale l'ha fornita Rosario, nipote del presunto assassino, e cosi e scattato il fermo per omicidio premeditato e violenza carnale, Ora, anche se non tutto è chiaro, il questore Giuseppe Zanini dice che «sono stali acquisiti elementi necessari che fanno ritenere come l'omicidio sia stato programmato». Ma qualcosa non sembra girare per il verso giusto, qualcosa che fa temere che questa storia dannata non sia ancora finita. Rosario Di Salvo, il nipote che accusa, ha raccontato che suo zio avrebbe bastonato a morte il piccolo giovedì, nelle prime ore del mattino, ma in due hanno riferito di aver visto Riza vivo quel giovedì nel primo pomeriggio. A mezzogiorno Antonio Di Salvo era andato in questura per far vistare il libretto di sorvegliato speciale. L'uomo non gode di coperture neppure fra i suoi familiari. Un altro suo nipote, Salvatore, 23 anni, dice: «Non ci voglio credere, ma se e stato lui, deve pagare». E sua moglie, Anna, 18: «Certo che e stato lui. E' uno che fa quelle cose li, con i ragazzi, e dovrebbero metterlo a morte». Ieri, l'autopsia. Leggere fino in fondo i misteri delle ultime ore del bambino non e semplice: l'acqua salata che per circa tre giorni ne ha ricoperto il corpo, ha cancellato molte tracce, anche se la causa del decesso sembra proprio essere quella bastonata in fronte con la quale, secondo il racconto confessione di Rosario, suo zio avrebbe colpito il bimbo. Quando ha potuto vedere il corpo all'obito¬ rio, Julia, la madre, è svenuta, e anche il padre, Vatina, si è sentito male. Ora, dicono, vorrebbero riportare quel corpicino di là dall'Adriatico, la Regione promette un aiuto. Che, in ogni modo, sarà tardivo perché nessuno si occupa di questi bimbi, ha gridato l'altro giorno monsignor Antonino Adragna, parroco della cattedrale di San Lorenzo E ieri pure il vescovo Francesco Miccicché ha ripetuto che «il piccolo Riza, vittima di volontà perverse, scuote le coscienze sopite di quanti vivono in un ovattato perbenismo borghese. Gridammo con forza la nostra condanna contro chi usa e abusa sessualmente dei piccoli». Contro l'indice puntato di parroco e vescovo il questore Zanini si difende: «Non potevamo fare di piit, non possiamo togliere un bambino alla famiglia. Ci dispiace leggere sui giornali certe dichiarazioni che ci fanno sentire quasi colpevoli». [v. tess.) Riza Gradina. A sinistra, la disperazione della madre

Persone citate: Antonino Adragna, Antonio Di Salvo, Giuseppe Zanini, Lonzi, Riza Gradina, Rosario Di Salvo, Zanini

Luoghi citati: Catania, Licata, Sicilia