Per Sofri no al nuovo processo
Per Sofri no al nuovo processo L'Appello a Brescia Per Sofri no al nuovo processo MILANO. I*i corte d'Appello di Brescia lui respinto la richiesta dei difensori di Adriano Sofri, Giorgio Pietrostefani e Ovidio Bompressi, di revocare l'ordinanza con la quale nei giorni scorsi i magistrati bresciani si erano opposti alla celebrazione di un nuovo processo per il delitto del commissario Luigi Calabresi. Nel provvedimento con cui respingono la richiesta di revoca, i giudici spiegano in tre pagine, anche ricorrendo a toni polemici nei confronti dei difensori, che il corretto iter per opporsi alla loro ordinanza è il ricorso in Cassazione. Una tesi non condivisa dalla difesa, che invitava invece i giudici bresciani ti farsi carico in prima persona della revoca dell'ordinanza. Anelli! contro questa nuova decisione della corte d'appello di Brescia - come già era avvenuto per l'ordinanza chi; negava il nuovo processo - i difensori faranno ricorso in Cassazione. Gli avvocati Alessandro Gamberini e Luigi Vanni, avevano chiesto la revoca dell'ordinanza, sostenendo chi! uno degli argomenti principali utilizzati dai giudici, relativo alla autenticità e alla datazione di un diario tenuto dalla compagna di Leonardo Marino, era viziato dal fatto che la corte d'appello aveva visionato ima fotocopia non conforme all'originale. Nel provvedimento della corte d'Appello di Brescia, i giudici riconoscono di non essersi accorti dell'equivoco, ma sottolineano come la difesa avrebbe dovuto produrre l'originale anziché le fotocopie. Una tesi che l'avvocato Vanni definisce «stravagante». Nessun commento, ma amarezza a Pisa tra gli amici di Adriano Sofri. Anche il figlio di Sofri, Luca, ha preferito tacere.
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