Quattro canaglie per un piccolo eroe di Francesco Manacorda

Quattro canaglie per un piccolo eroe Quattro canaglie per un piccolo eroe Le trame segrete svelate da un funzionario cocciuto dei Conti e a una deputata verde del Parlamento europeo. Tanto zelo non piace alla Commissione, che 10 sospende, accusandolo di aver violato la regola della confidenzialità. E poiché ormai gli unici colpi che fanno effetto sono quelli sotto la cmtura, dai gabinetti di alcuni Commissari viene offerta a tutti quelli che passano una letterina scritta dallo stesso Van Buitenen dopo che ha fatto scoppiare il caso. L'intento è chiaro: far passare per pazzo un signore che scrive: «So che il Servizio di sicurezza (della Commissione, ndr) è in possesso di attrezzature da cecchini e ne ho visto le prove». Peccato che alla fine si scopra che i lucili esistono davvero e che la sospensione di Van Buitenen metta il Parlamento sul piede di guerra, aprendo la battaglia che la Commissione ha perso ieri. «Se non fosse stato per me, 11 rapporto dei saggi non ci sarebbe mai stato - dice ora lui -. Adesso tocca al Parlamento indagare, e c'è ancora molto da scoprire». L'Imprenditore Ammanigliato II Giornalista Corrotto scriveva assunse il Dentista Servizievole menzogne a pagamento mentre per fare un favore alla Cresson il Crociato lottava per la verità dali», quell'affare Echo che fa partire prima un'indagine dell'Uclaf l'Ufficio antifrodi interno del Parlamento - poi attira l'attenzione del Parlamento e infine fa scatenare la valanga che lunedì notte ha appiattito la Commissione. L'uomo-chiave è Hubert Onidi, capo unità francese di Echo, il servizio umanitario della Commissione, che tra il '93 e il '94 firma quattro contratti per un valore complessivo di 2,4 miliardi di euro con tre società: una si chiama Perry Lux International (indovinate a chi appartiene?) e ha sede in Lussemburgo; le altre due fanno capo alla stessa Perry Lux. I contratti, secondo il rapporto dei cinque saggi, sono completamente fittizi e tra mento - Berthelot riceve per buona paite del '95 uno stipendio di sette milioni mensili da una società inglese che fa capo all'imprenditore francese Claude Perry per non meglio precisati compiti di «pubbliche relazioni» L'Imprenditore Ammanigliato Perry da venticinque anni fornisce porsonale temporaneo alla Commissiono europea. Ha assunto Berthelot, spiega, «perché mi sarebbe stato utile a ottenere contratti con i servizi della signora Cresson». Falso, replica lei indignata: mai avuto contatti con Perry Ma lui insiste, rilascia interviste a ripetizione e in una, memorabile, con il giornale belga «La Lanterne», rilancia aggiungendo: «1 regali da fare agli alti funzionari sono numerosi e vanno dalla retribuzione dei parenti ai viaggi pagati, passando dai biglietti per la Formula 1 e le partite di calcio». Il Giornalista a Tassametro Sono accuse infamanti, quelle di Perry, che perdono un po' di credibilità appena si scopre che il giornalista che ha firmato l'intervista, nonché numerosi altri e dettagliati pezzi, tale Jean Nicolas, è sul suo libro paga. Perry gli ha pagato una fattura da 277.150 franchi belgi (circa 14 milioni di lire) per «relazioni con la stampa». Lo rivela la stessa Commissione europea. Il Funzionario Disinvolto. Perry compare a pieno titolo anche nella «madre di tutti gli scan- un'operazione e l'altra spariscono almeno 600 milioni di euro, grossomodo 1,2 miliardi di lire. Impossibile scoprire a chi siano andati, ma è istruttivo sapere che in casa Onidi l'aiuto umanitario ha un significato preciso e circoscritto: dal luglio '93 al luglio '95 la signora Onidi riceve uno stipendio come traduttrice da una società irlandese che - ormai è inutile dirlo - fa capo al gruppo Perry-Lux. Il Crociato della Scrivania. Almeno un eroe positivo, in tutta questa storia, c'è. Si chiama Paul Van Buitenen ed è un oscuro funzionario olandese del Servizio controllo finanziario. E' lui che fa scoppiare l'ultimo scandalo, passando dossier su dossier alla Corte Francesco Manacorda

Luoghi citati: Lussemburgo