LA POESIA A CASTELLAMONTE

LA POESIA A CASTELLAMONTE LA POESIA A CASTELLAMONTE / versi in dialetto piemontese dalXII secolo ai giorni nostri LA poesia piemontese è di scena venerdì 12 marzo al «Salotto Poetico» di Castellamonte, con una serata dedicata agli autori di ultima generazione. Dario Pasero, Bianca Dorato, Gianni Corazzino sono tra i protagonisti dell'incontro al ristorante «Tre Re»; l'intenzione è quella di presentare la poesia dialettale. Ciò implica una riflessione ancora più allargata. Che cosa vuol dire, oggi, difendere la propria parlata regionale, in un mondo che tende all'omologazione linguistica? La lirica piemontese, nata nel XII secolo con i Sermoni Subalpini e riapparsa nel '600 e '700 nelle versioni anonimo-popolare e d'autore (Calvo, Isler, Ventura) si afferma nella seconda metà del secolo successivo con i componimenti impegnati del risorgimentale Brofferio, e poi con Nino Costa tra il 1910 e il 1940. Costa, abbandonati i temi gozzaniani ottocenteschi, apre all'esistenzialismo, ma l'uscita della tradizione vera e propria avverà solo con Pinin Pacot e la sua fascinazione per «trovatori e parnassiani» d'Oltralpe. Per sprovincializzare la lirica Pacot fonda poi anche la rivista «J Brande». Il resto e storia dei nostri giorni, la liberta tematica (gli argomenti spaziano dal gotico al mito classico, dall'horror al cabalistico), l'affermazione su scala nazionale ed intemazionale (con il Congresso di Quincinetto, pubblicazioni su riviste europee,...) la difesa del dialetto in quanto fonte inestimabile di cultura (Pasero parla ai suoi figli in piemontese). Appuntamento alle 21,15 con letture di brani della tradizione (Franco Penero e Dario Pasero su canzoni di Laura Conti), seguiti, dopo l'intermezzo dei vini, dagli autori nuovi. Oltre a quelli già citati, la Famija Canavzan-a, Pinuccia Gamba e Giuseppe Goria, che sembra non aver ancora ricevuto il giusto riconoscimento. Leda Betti I.unni ( tirili a Maurizio I min (sopra) I sinistra II ilina I ■ninnili presidente rlella ( Hiiria a Montatili

Luoghi citati: Castellamonte, Quincinetto