Cermis, seconda assoluzione

Cermis, seconda assoluzione Prosciolto (coiiìc il pilota) perché «la funivia non era sulle mappe» Cermis, seconda assoluzione Non sarà processato il navigatore del jet americano WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE il capitano Joseph Schweitzer, il navigatore dell'aereo di ricognizione clie l'anno scorso provocò la strage del Cermis, non sarà processato per la strage. Lo hanno fatto sapere ieri i difensori di Schweitzer a Camp Lejeune, la base dei marimes in Carolina del Nord. La corte marziale era stata fissata per giovedì. Ma dopo l'assoluzione del capitano Richard Asliby, il pilota dell'aereo, il processo a Schweitzer è parso sempre più incerto visto chi; gli stessi capi d'accusa pendevano sui due ufficiali (omicidio colposo). Sia Asliby che Schweitzer saranno comunque processati por aver ostacolato la giustizia facendo sparire la cassetta del filmato ripreso da Schweitzer durante il volo che provocò la morte di venti persone quando il Prowler EA-6B, sfrecciando a bassissima (piota, tranciò il cavo della funivia sopra a Cavalese. Le residue speranze di vedere anche Schweitzer processato per la strage erano legate al fatto che era stato proprio il navigatore a tracciare la missione a una quota molto piii bassa della nonna fatto cruciale nella dinamica della tragedia. «Ma le accuse di omicidio colposo nei suoi confronti sono state ritirate», ha confermato ieri il suo avvocato David Beck. La decisione rischia di alimentare nuove polemiche tra Roma e Washington. Il presidente del Consiglio Massimo D'Alema ha detto in Parlamento che se giustizia non sarà fatta bisognerà passare ad una revisione degli accordi sulla basi Nato in Italia. Gli americani ribattono che bisogna invece migliorare la sicurezza attorno a questi voli. Nei giorni scorsi Clinton e D'Alema hanno nominato una commissione mista per mettere a punto una serie di misure per ridurre il pericolo delle missioni a bassa quota. Ma ancora nulla è stato fatto per dotare i militari americani di mappe più aggiornate. Gli avvocati del capituno Ashby hanno sostenuto con successo che egli non poteva essere colpevole della strage poiché la funivia non era tracciata sulla mappa in suo possesso e così egli si trovò improvvisamente di fronte ad mia situazione del tutto imprevista. A rigor di logica l'aggiornamento delle mappe dovrebbe essere al primo punto. Ma i legali che assistono i familiari delie vittime sostengono che il Pentagono non ha ancora cambiato le mappe perché perché questo equivarrebbe ad ammettere la propria colpevolezza. Anche se il Presidente Clinton ha già detto che gli Stati Uniti sono «pienamente responsabili» della strage di Cavalese. [a. d. r.]

Luoghi citati: Camp Lejeune, Cavalese, Italia, Roma, Stati Uniti, Washington