Parolaio di Pierluigi Battista

Parolaio Parolaio Alda Merini SE TELEFONANDO. Alla vigilia dell'impegnativo congresso dei Vendi a Montecatini, Luigi Manconi, come racconta la cronaca milanese del Corriere della Sera, ha dovuto fronteggiare un amaro sfogo in pubblico della poetessa Alda Merini, festeggiata sul palco del teatro Parenti tra Enrico Baj e Vanni Scheiwiller, Valentina Cortese e Andrée Ruth Shammah per il suo libro lettere a un racconto. Infatti Manconi (il quale, tra parentesi, ha di recente scritto contro il giro di vite repressivo a Cuba, contrariamente a quanto si è scritto sul Parolaio in cui si lamentava l'assoluto silenzio di politici e commentatori sull'ondata di condanne a morte nella dittatura castrista), invitato dal palco dall'intervistatore Alain Elkann è stato accolto da un «Ah, giusto lei» dalla Merini che ha così apostrofato il portavoce dei Verdi: «Senta, onorevole, ricorda quella bolletta del telefono da due milioni che aveva promesso di pagarmi? Io ho a casa un curdo. E quando il curdo s'attacca a parlare...». Imbarazzo in sala e Manconi che abbozza una difesa imbarazzata: «Mah, non ne so nulla. Anche perché la precedente di sei milioni, è già stata sanata grazie a Pippo Baudo, testimonial Telecom». Ma la Merini non demorde: «Anche la tecnologia è poesia. Manconi sa cosa dico. Certo, se i miei editori pagassero, non dovrei chiedere l'elemosina a Manconi. Che dovrebbe darmi il telefonino d'oro, con tutto quel che ho fatto per lui!». «Ma il pubblico si diverte», scrive malizioso il Corriere. A quando il prossimo intervento del testimonial Telecom? ESCALATION. «Colgo l'occa..sic-ne per riajfea; fermare che Biagi nelle sue prestazioni professionali alla Rai si è comportato sempre con quel signorile distacco che gli è proprio». La precisazione dell'ex direttore generale della Rai Ettore Beniabei su Panorama giunge opportuna giacché in un passaggio del libro di Bernabei scritto in collaborazione con Giorgio Dell'Arti, L'uomo di fiducia pubblicato da Mondadori, oltre ad accenni errati sulla retribuzione Rai di Biagi nel 1960 smentiti dallo stesso autore del libro, si potevano ricavare le impressioni errate che lo stesso Biagi ha sintetizzato in una lettera di rettifica pubblicata sempre da Panorama: «In quanto al medico di Agrigento che mi ha dedicato un accurato studio Ettore Bernabe per rimproverarmi un'escalation di interessi per i temi sessuali e pruriginosi, mi pare che abbia del tempo da perdere, cosa di cui non dispongo per interessarmi appassionatamente a questo pur importante aspetto della vita». ELISIR. Il libro di Bernabei è stato accusato da più parti di eccessiva indulgenza nei confronti di una visione complottista della storia. Ma Antonio Socci ha fatto notare su Panorama che le dietrologie bernabeiane sono roba da dilettanti se confrontate con le cose scritte in mi libro di Marco Dolcetta appena pubblicato dall'editore Castelvecchi con il titolo Politica occulta, dove è scritto che anche la longevità di Enrico Cuccia è il risultato di un complotto giacché «i costruttori del Progetto sovranazionale vengono favoriti da ima vita lunghissima, che consente loro di completare i loro disegni». Secondo l'autore del libro tutto ciò non è un caso giacché la scienza porrebbe «l'eterna giovinezza di taluni potenti della finanza in relazione con certi "patti magici" stretti in certe altissime cerchie». Ecco spiegato tutto. 0 no? CLASSIFICA MARCATORI. E anche Eugenio Montale è sistemato. La demolizione (postuma) dei grandi continua con il confronto che su Sette Patrizia Valduga stabilisce tra la poesia di Mario Luzi e, appunto, quella di Montale. Parole commosse per Luzi di cui Valduga mette in luce 1'«altezza intellettuale» e lo «splendore formale», il «fulgido cammino». E Montale? Eccolo, nel trattamento Valduga: «Di fronte a quest'Opera, la poesia di Montale, il piùppqpagandato del secolo, si stringe alle sue vere dimensioni, che sono quelle di un minore». Punto e basta. SOCIO-ANTIPATIA. Che ci fosse una cordiale e sincera simpatia tra due star della sociologia italiana come Franco Ferrarotti e Francesco Alberoni era risaputo. Ora, sulla sua Critica sociologica, Ferrarotti conferma la sua immarcescibile stima per il famoso collega asserendo simpaticamente che i lavori di Alberoni ricordano «l'acqua fresca». Come sempre complimentoso con il collega, Ferrarotti aggiunge che i lavori di Alberoni «somigliano in maniera conturbante alle previsioni degli astrologi». Alberoni sentitamente ringrazia. Pierluigi Battista ita a; Ettore Bernabei

Luoghi citati: Agrigento, Cuba, Montecatini