Mandrake e l'Uomo Mascherato sono orfani

Mandrake e l'Uomo Mascherato sono orfani E' morto a New York il grande disegnatore Lee Falk. La sua vita era avvolta nel mistero Mandrake e l'Uomo Mascherato sono orfani I suoi fumetti arrivati in Italia sulle pagine dell'Avventuroso Falk, e il padre di dell'Uomo BER Lee Mandrake Mascherato, il mistero era un destino da inseguire fino all'ultimo g orno. Fochi sapevano con certezza quando fosse nato. «Il 28 aprile. A Saint Louis, Missouri», rispondeva beffardo a chi azzardasse la domanda. «L'anno? Mi spiace, ma quello lo tengo per me...». 1905, 1912, forse addirittura 1917. E pochissimi hanno saputo della sua morte, venerdì notte in un ospedale di New York. Per due giorni, la notizia non è uscita dai confini di Internet, rimbalzando da una parte all'altra del globo sui newsgroup da maniaci dedicati alle «classic strips», le strisce da quotidiano che negli Stati Uniti hanno segnato la nascita del fumetto. Una morte avvolta nel dubbio, quasi nell'incredulità, come se ad andarsene fosse stato il Mago in persona, e non l'uomo che lo aveva inventato 65 anni fa, cambiando per sempre il mondo dei comics. Ieri la conferma: «Se n'è andato per una polmonite - dice da New York Jerryl Metz, da anni amica della famiglia Falk -. La moglie gli stava leggendo Shakespeare...». La letteratura inglese era una delle passioni di Falk, uomo vulcanico e colto, capace di passare sen¬ za sosta dal fumetto al teatro, dai romanzi ai musical. Il nome stesso del Mago è frutto di una reminescenza letteraria vecchia di secoli: Goe, and catene a fallin starre.. Get wiih child a mandrake root, scriveva John Donne. «Una radice di mandragola... - raccontava Falk - un'erba misteriosa, quasi magica. L'ideale per il mio eroe: un nome che sa di mistero, ma allo stesso tempo facile da ricordare...». La prima striscia del Mago arriva sui quotidiani 1' 11 giugno 1934, pochi giorni dopo la laurea di Falk all'Università del Missouri. Phil Davis, il primo disegnatore, aveva dato al protagonista un aspetto da prestigiatore, ispirato agli illusionisti che affollavano i palcoscenici di un'America che voleva a tutti i costi dimenticare la depressione. Ancora più bizzarro il look di Lothar, il servitore di colore cui il politicamente corretto di oggi non permetterebbe mai di andarsene in giro in short e canottiera di leopardo. Ma la vera forza di Mandrake era nei testi, aperti a ogni genere di sviluppo, dal poliziesco al fantastico, senza disdegnare le puntate nel rosa, costruite sulla figura di Narda, fidanzata eterna e gelosissima. Due anni più tardi, Falk raddoppiò la produzione lanciando Phantom, l'eroe in calza- maglia rossa, archetipo dei combattenti mascherati che per oltre mezzo secolo avrebbero segnato il dna del fumetto americano. In Italia, i fumetti di Lee Falk arrivano negli anni bui del fascismo, sulle pagine dell'Avventuroso, il settimanale che ha segnato la fantasia di un'intera generazione. Il Minculpop, che vedeva in loro il volto pericolosamente affascinante dell'America, li epurò poco dopo, a vantaggio degli eroi autarchici, destinati a non lasciar traccia nella memoria. I personaggi di Falk, al contrario, hanno superato l'esame del tempo e delle mode: nel '77 Phantom si sarebbe addirittura sposato con Diana Palmer, l'esploratrice conosciuta quarant'anni prima, ai tempi della sua prima avventura. Nel 71, il Salone dei Comics di Lucca ha attribuito a Lee Falk lo «Yellow Kid», il massimo riconoscimento del fumetto italiano. E sarà ancora Lucca ad onorarlo per prima, sabato prossimo, con una tavola rotonda che aprirà l'edizione '99 del Salone. Guido Ti berga Teneva nascosta la sua età: per qualcuno aveva 94 anni per altri soltanto 82 gna assolaver succtempo, dpossono schlodnnoLee Falk Mandrake e Narda, creati da Lee Falk. Altro famoso personaggio del disegnatore è l'Uomo Mascherato

Luoghi citati: America, Italia, Lee, Lucca, Missouri, New York, Stati Uniti