«Aspettate a cantar vittoria»

«Aspettate a cantar vittoria» IL NUMERO DUE DELLA PROCURA MILANESE «Aspettate a cantar vittoria» D'Ambrosio: chiederemo un nuovo rinvio OTTOR D'Ambrosio, i legali di Silvio Berlusconi, dopo l'assoluzione . .per . i fatti di Macherio e l'annullamento del processo Ali,Iberian, parlano di un «unodue» alla procura. Usano un termine pugilistico. Lei, nella sua qualità di procuratore aggiunto, si sente al tappeto? «Il loro entusiasmo mi sembra eccessivo. Se fossi in loro aspetterei a cantare vittoria. Basta guardare le due vicende, una per una». In che senso? «Nel processo per la villa di Macherio non c'è stato proscioglimento per Silvio Berlusconi dall'accusa di falso in bilancio, quella più grave». Come, no? «Aspetti che mi spiego. Il tribunale ha ritenuto di concedere le attenuanti generiche prevalenti sulle aggravanti. Questo ha portato alla prescrizione. Quindi l'ossatura del processo rimane valida. C'è solo un problema discrezionale, legato alla concessione delle attenuanti. Se non gliele avessero date non ci sarebbe stata la prescrizione». E quindi, lei dice, Berlusconi sarebbe stato con- dannato? «So solo che un tribunale, non ostile a Berlusconi per stessa ammissione del leader di Forza Italia, ha dovuto ammettere la solidità del nostro impianto accusatorio. Quindi le nostre accuse non sono state smentite. Quindi tutto rientra nella normale dinamica di un processo. E se parlano di vittoria, mi sembra che anche su Macherio questa sia stata fino a un certo punto». stata solo era solida volte che ndannato» Però, con Ali Iberian, un giudice vi ha rimandato gli atti, ritenendo le imputazioni addirittura «equivoche». Vi sembra una vittoria vostra? «Lì c'è stata una continua evoluzione dei fatti. Sono arrivate nuove rogatorie, alla fine il capo d'imputazione poteva risultare confuso. Il tribunale ha ritenuto che venisse rielaborato. Va bene. Lo stiamo già facendo. Entro l'estate chiederemo un nuovo rinvio a giudizio. Quindi l'appuntamento è solo rinviato. Meglio così, che non rilevare la nullità alla fine del dibattimento, o in ap¬ pello o in Cassazione. E poi qui non c'è il rischio che gli episodi vadano in prescrizione, i fatti vanno tutti fino al '96. Mi sembra difficile a questo punto parlare, come sento din;, di smacco della procura». Come lo chiama, allora? «Mi ripeto: non ci sentiamo stesi al tappeto, non c'è stato un ko. Se si va bene a guardare sono solo vittorie formali. Comunque i difensori di Berlusconi, anche in questo, anche quando esultano, fanno la loro parte». Oltre agli avvocati ci sono i parlamentari di Forza Italia. La Loggia spera che sia solo l'inizio, Biondi dice che i processi non dovevate nemmeno iniziarli. Contestabile parla di persecuzione. Replica? «Li ho sentiti, li ho sentiti. Li invito solo ad aspettare, alme¬ no un proscioglimento definitivo. Per Macherio potremmo presentare ricorso in appello, per Ali Iberian siamo già al lavoro. Così come non abbiamo ricevuto alcuno smacco, allo stesso tempo devo ripetere per l'ennesima volta che non si tratta di una persecuzione ai danni dell'onorevole Silvio Berlusconi». Il Polo vi accusa anche di accanimento: voi mandate a processo Berlusconi, i giudici lo assolvono. Come la chiama lei, questa cosa? «Rientra nella fisiologia dei processi. Se il codice non contemplasse le assoluzioni, non faremmo nemmeno i processi. Ci fermeremmo davanti a un giudice per le udienze preliminari». Però c'è stato un momento in cui il Pool non corre¬ va rischi di questi «unodue». E' cambiato il vento, per Mani pulite? «Mi spiace che non sia ancora finito il monitoraggio che sto conducendo su sette anni di inchieste! contro le corruzione. Credo che nel 90% dei casi, almeno fino ad ora, siamo arrivati alla condanna degli imputali. Condanna patteggiata o meno. Che nel 10% dei casi un giudice ci abbia dato torto mi sembra fisiologico. E un 10% mi sembra un'ottima media. E poi, posso dire una cosa?». Cosa? «Non ho ancora finito il monitoraggio e il nome di Silvio Berlusconi è già spuntalo tra le mie carte più volte. Ho perso il conto, di tutte le volte che è stato condannato...». Fabio Poletii L'accusa, secondo il giudice Manfrin, parla genericamente di «fondi neri» Fininvest ma «questo dato non risulta adeguatamente precisato» «Per Macherio c'è stata solo prescrizione, l'accusa era solida Ho perso il conto delle volte che il Cavaliere è stato condannato» te t tt Da sinistra: Gerardo D'Ambrosio numero due della Procura milanese, il pm Francesco Greco e il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi

Luoghi citati: La Loggia, Macherio